GdF Venezia - foto di repertorio
GdF Venezia - foto di repertorio

La GdF di Venezia, nell’ambito di una complessa indagine di polizia giudiziaria, hanno eseguito nei giorni scorsi un sequestro preventivo di 1.359.000 euro, per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e omesso versamento dell’I.V.A, nei confronti di un’impresa operante nel settore delle riparazioni meccaniche.

In particolare, la GdF del Gruppo di Portogruaro, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone, ha individuato una società a responsabilità limitata i cui amministratori avrebbero omesso di versare l’I.V.A. per gli anni 2019 e 2020, per un ammontare complessivo pari a 1.358.914,67 euro.

In sintesi, gli amministratori della S.r.l. in parola, dopo aver effettuato alcuni pagamenti rateali dell’IVA dovuta, hanno effettuato operazioni straordinarie con l’unico e solo scopo, secondo la prospettazione accusatoria, di evadere le imposte e, quindi, di evitare il pagamento della restante parte di IVA.

In una prima fase, infatti, gli indagati avrebbero fatto ricorso ad una “cessione d’azienda”, costituendo una nuova società a cui trasferire l’intero complesso aziendale; successivamente, tramite una seconda operazione, avrebbero trasferito l’intero patrimonio immobiliare di quest’ultima ad un’ulteriore e nuova società, attraverso un’operazione di scissione immobiliare.

Per questi fatti, al termine delle attività di indagine sono state segnalate alla competente Procura della Repubblica due persone fisiche per i reati di omesso versamento di IVA (art. 10 ter del D.Lgs. 74/2000) e di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (art. 11 del D.Lgs. 74/2000).

Gli esiti di tali attività venivano pienamente condivisi dal P.M. titolare delle indagini presso la Procura di Pordenone, il quale provvedeva ad avanzare al competente Giudice per le Indagini Preliminari una proposta di sequestro preventivo ex 321 c.p.p. sui beni costituenti il profitto del reato.

Il G.I.P. presso il Tribunale di Pordenone, accogliendo la richiesta e valutata la sussistenza della necessità di impedire la protrazione e/o l’aggravamento delle conseguenze del delitto contestato, ha disposto il sequestro preventivo di oltre 1 milione e 300 mila euro.

Nei giorni scorsi, quindi, la GdF del Gruppo Portogruaro ha prima disposto il blocco e poi sequestrato complessivi 1.358.914,67 euro di disponibilità finanziarie dell’azienda.