A Nervesa della Battaglia il 18 maggio arriva la tappa del Giro d’Italia in occasione dei Cento anni dalla fine della Grande Guerra. La partenza della tappa sarà da Ferrara o comunque dall’Emilia Romagna. Martedì i tecnici della RCS hanno effettuato un sopralluogo a Nervesa e sul Montello. Il percorso da fare e tra questi la salita dei Santi Angeli, già nel 1985 teatro del campionato mondiale di ciclismo, vinto tra i professioni Jop Zotelmek davanti a Greg Lemond e terzo Moreno Argentin.

L’arrivo a Nervesa si diceva è previsto per venerdì 18 maggio. Probabilmente la bandierina dello starter sarà alzata da Ferrara. L’arrivo a Nervesa è ovviamente un omaggio al ruolo del Comune nella Grande Guerra. Il passaggio dei corridori dovrebbe avvenire anche lungo la dorsale e lo strappo all’Ossario di Nervesa, e nei pressi del Monumento a Francesco Baracca. La tappa trevigiana sarà preceduta dalla Filottrano-Imola. Il via dalla località marchigiana dove viveva Michele Scarponi, lo sfortunato atleta promosso al professionismo dal team trevigiano Site Marchiol che ad aprile è stato travolto e ucciso mentre si allenava alla vigilia della partenza del Giro d’Italia. Un omaggio dovuto. Sabato 19 la carovana rosa lascerà il Veneto per il Friuli Venezia Giulia dove partirà per un’impegnativa tappa di montagna.

I corridori scatteranno da San Vito al Tagliamento, altro comune visitato martedì scorso, assieme a Nervesa, da Rcs e arriverà sopra lo Zoncolan passando per Casarsa. Il giorno successivo, domenica 20 settembre, vi sarà un’altra importante tappa di montagna da Tolmezzo a Sappada. Con il centenario della Grande Guerra era stato chiesto un arrivo alle sorgenti del Piave sul monte Peralba, ma l’organizzazione ha riscontrato difficoltà lungo il tratto di sterrato. Il Giro infatti ha sempre migliaia di spettatori accalcati all’arrivo e per arrivare alle sorgenti del Fiume Sacro alla Patria vi è una sola strada: quella che avrebbero dovuto eventualmente usare i corridori ed il resto della carovana. In assenza di una viabilità alternativa quindi quell’arrivo sarebbe stato impraticabile per motivi di sicurezza. Con il mancato passaggio alle sorgenti del Piave la tappa di Nervesa diventa la più significativa per il ricordo della prima guerra mondiale al di là del sua importanza sportiva. Il 29 novembre sarà presentato il percorso della Corsa Rosa che l’anno prossimo festeggerà il suo 101 esimo compleanno. Il 18 settembre è stato già ufficializzato che quest’edizione del Giro d’Italia vuole unire Gerusalemme, dove si partirà il 4 maggio, con Roma dove vi sarà l’arrivo finale il 27.

Per la prima volta un grande giro partirà fuori dai confini del Vecchio Continente. La Corsa Rosa proporrà tre tappe sul territorio israeliano e partirà con una cronometro individuale da Gerusalemme per poi continuare il 5 maggio da Haifa a Tel Aviv ed il giorno dopo da Er Sheva a Eilat. Il 7 giorno di riposo e l’8 maggio in Italia il percorso che porterà la carovana rosa a Roma facendo tappa anche a Nervesa della Battaglia. L’anno scorso a Casella la vittoria di Ulissi. Il filo rosa che lega la Marca al Giro è lungo 90 anni. La prima volta coincise con un traguardo a Treviso nel 1927, l’ultimo precedente risaliva all’epilogo di Casella d’Asolo nel 2016. Da Alfredo Binda a Diego Ulissi. Svariati i Comuni trevigiani sedi di partenza o arrivo nella storia della corsa più amata: da Vittorio Veneto a Conegliano, da San Vendemiano a Montebelluna, da Riese a Castelfranco. Un legame fortissimo, tanto che dal 2009 al 2016 non c’è stata edizione che non abbia previsto start o arrivo. Nel Giro del Centenario, toccò a Valdobbiadene. Nel 2010 il primo traguardo ad Asolo che esaltò Nibali.

L’anno dopo Conegliano ospitò una partenza, nel 2012 si chiuse a Vedelago con start l’indomani da Treviso, nel 2013 il ritorno del capoluogo con il trionfo di Cavendish e il via della tappa finale da Riese, nel 2014 gli arrivi di Vittorio Veneto e Cima Grappa, nel 2015 la crono Treviso-Valdobbiadene, infine nel 2016 il ritorno ad Asolo. Il tappone dolomitico sarà domenica 20 maggio con tre valichi, passaggio a Cortina e Auronzo: arrivo a Sappada.