Silenti e nascosti tra terra, acqua e cielo, i dodici forti del Campo Trincerato di Mestre, memorie storiche di guerre lontane, costituiscono una delle principali ricchezze culturali della terraferma. Oltre la loro funzione rappresentano una metaforica linea difensiva di un territorio esteso e specifico che promuove e produce cultura rivendicando spazi
autonomi da Venezia, ricercando strategie e forme di progettualitforti_notizieplus_thmbà. Da tempo alcuni dei forti sono diventati laboratori del pensiero, teatri di esposizioni e palcoscenici. A partire da Forte Marghera, collocato sulla linea di demarcazione tra terra e laguna, fino al più remoto Forte Mezzacapo, arretrato lungo la linea del Terraglio, quasi a lambire il territorio trevigiano. Proprio Forte Mezzacapo, costruito nel 1911 e ancora integro nella possente struttura caratterizzata da spesse mura di cemento esterne e labirintico intrico di suggestivi ambienti interni, propone dal 2003 (grazie all’intervento volontario dell’Associazione Culturale dalla Guerra alla Pace e all’appoggio della Municipalità di Chirignago-Zelarino), eventi artistici e aggregativi al fine di promuoverne la storia e strapparne la bellezza architettonica e paesaggistica all’oblio. Nel grande parco che circonda l’edificio, undicimila metri quadrati di area verde protetta, è stata inaugurata nel mese di giugno 2015 La Ronda dell’Arte. Il progetto culturale curato da Segnoperenne, realizzerà nell’arco di tre anni, il primo parco d’arte contemporanea della zona. Elaborate seguendo precise tematiche, le opere d’arte (a oggi già oltre quaranta) verranno installate e presentate al pubblico con cadenza trimestrale lungo il perimetro dell’area, un tempo ronda militare, per instaurare nuovi dialoghi con il luogo e la sua storia promuovendo le potenzialità culturali di un territorio diffuso realmente metropolitano.

Gaetano Salerno