AUTONOMIA, VILLANOVA: CARFAGNA DICE NO AI DIRITTI SULLA BASE DELLA RESIDENZA, MA I FONDI DEL PNRR VINCOLATI PER IL SUD?

“A Roma qualcuno ha la memoria corta. Il Ministro Carfagna, rispondendo a una interrogazione durante il question time, in merito alle iniziative per evitare ulteriori fattori di divario tra le regioni del Mezzogiorno e quelle del Centro-Nord relative al processo di attuazione dell’autonomia, sostiene non debbano esistere diritti differenti per i cittadini italiani, in base al territorio di residenza.
E’ certamente uno spunto interessante, ma adesso mi chiedo come mai il 40% dei fondi del PNRR siano destinati esclusivamente al Sud. Chi teme le (presunte) sperequazioni è poi il primo a utilizzare i due pesi e le due misure”.

Sono queste le parole del Presidente dell’intergruppo Lega-Liga Veneta, Alberto Villanova, in merito alle dichiarazioni del Ministro Mara Carfagna sul fondo perequativo per le aree svantaggiate in seguito al question time di ieri al Parlamento.

“Il Ministro per il Sud, Mara Carfagna, è sempre molto sensibile quando si tratta di difendere e sostenere i diritti del Meridione. E capisco pertanto che la riforma dell’Autonomia, a qualcuno, dia fastidio, perché costringerebbe quel qualcuno a rimboccarsi le maniche e superare un modello assistenzialista inefficiente, costoso ed anacronistico. E’ poi assolutamente inaccettabile la scarsa memoria (a volerci mettere la buona fede). Perché il Ministro Carfagna ora chiede che non ci siano diritti sulla base della residenza, ma scorda che solo qualche mese fa è stato approvato che il 40% dei fondi del PNRR saranno a destinati al Meridione, nonostante i due terzi di detti fondi siano a debito e vengano pagati da tutto il paese.
Quindi? I diritti viaggiano con la targa alterna?
O si tratta, forse, del solito trucchetto, per allungare i tempi sulla riforma dell’Autonomia?
A Roma hanno tutto il diritto di studiare ogni passaggio e analizzare dettaglio, perché l’Autonomia per il Nord è una cosa seria ed importante.
Ma valutato anche il vistoso contributo economico che il Veneto porta ogni anno, Roma ha anche il dovere di non prenderci in giro” – conclude Villanova.