“Icomos raccomanda che le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Italia, siano iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale come Paesaggio culturale”. E’ la “raccomandazione”, come riferito dall’Ansa, che il Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti, organo consultivo dell’Unesco, rivolge ai membri dell’organizzazione dell’Onu (World Heritage Committee) che si riuniranno il 7 luglio a Baku (Azerbaijan) per esaminare ed eventualmente promuovere la candidatura espressa dal Governo italiano.
C’è quindi la concreta possibilità che questa volta, dopo il rinvio deciso un anno fa nella riunione svoltasi a Manama (Bahrain), le Colline del trevigiano possano aspirare al prestigioso riconoscimento mondiale.

“Questa è la realizzazione di un sogno che sto inseguendo da 10 anni”. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, esprime così la soddisfazione per il parere positivo di Icomos sul “potenziale” delle Colline del Prosecco ad essere iscritte nella Lista dell’Unesco. Zaia ringrazia Icomos e osserva che “il riconoscimento del Patrimonio dell’Umanità consacra e premia il lavoro di tante persone che, negli anni, si sono spaccate la schiena per donarci il meraviglioso paesaggio delle Colline del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene”.

Ovviamente soddisfatto anche Innocente Nardi, Presidente dell’Associazione Temporanea di Scopo “Colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità” e del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG: “Ci apprestiamo ad affrontare l’ultima tappa del percorso per la candidatura del territorio collinare tra Conegliano e Valdobbiadene a Patrimonio Unesco dell’Umanità avviato nel 2008 – dichiara -. Dopo questo riscontro positivo da parte di ICOMOS siamo fiduciosi nell’esito del 7 luglio a Baku. Siamo orgogliosi del lavoro svolto sino ad ora. Sono stati più di dieci anni di lavoro intenso e proficuo a cui hanno contribuito con grande passione e coinvolgimento dal governatore Luca Zaia fino ai Comuni del territorio, passando per i rappresentanti del Governo e dei Ministeri competenti, al Comitato scientifico guidato dal professor Mauro Agnoletti”.