Un polittico rivolto alla sensibilità femminile, che veniva destinato al monastero di Santa Chiara: nella tavola centrale l’Incoronazione della Vergine, un tema che ebbe grande fortuna in laguna nel corso di tutto il XIV secolo. Un ampio trono, circondato da un cielo stellato, accoglie Cristo e Maria avvolti in mantelli di seta. Nel registro superiore si dispiegano le storie di san Francesco e santa Chiara. Ai lati alcuni episodi della vita di Cristo e anche la raffigurazione di quella che fu probabilmente la danarosa committente di un’opera preziosa, d’oro e lapislazzuli.
E’ il Polittico di Santa Chiara, attribuito a Paolo Veneziano, parte della collezione permanente delle Gallerie dell’Accademia, che torna a mostrarsi dopo un lungo prezioso restauro, durato oltre 4 anni, e da oggi 4 ottobre esposto in una sala dedicata.
Un’opera prestigiosa e importante, firmata da Paolo Veneziano, dominatore delle scena artistica trecentesca, che lavorava in una bottega pittorica blasonata, a conduzione familiare, protagonista di quasi tutta la produzione lagunare: lavorava per Dogi, nobili famiglie, ordini religiosi, in tutto il Veneto e anche sulla costa adriatica.
“Un’opera che è un orgoglio veneziano, un artista che è un simbolo della Repubblica Serenissima. Paolo Veneziano ha segnato la storia della Città, quella storia che noi continuiamo a studiare, che il mondo continua ad indagare e voler conoscere. Vedere restituita un’opera di tal pregio, e qui alle Gallerie dell’Accademia, è entusiasmante” sono state le parole del consigliere delegato alla Tutela delle tradizioni Giovanni Giusto, a rappresentare tutta l’Amministrazione alla vernice per la stampa.
L’opera fu conservata tra le mura claustrali fino all’avvento delle soppressioni napoleoniche, per giungere alle Gallerie dell’Accademia solo nel 1811, con l’esclusione della tavola centrale, inviata alla Pinacoteca di Brera a Milano e sostituita da un dipinto di Stefano di Sant’Agnese fino al 1950, quando l’opera fu ricomposta con le sue parti originali.
Il complesso restauro, frutto di una elaborata ricerca scientifica, è stato finanziato da Save Venice con il sostegno di Dr. & Mrs. Randolph H. Guthrie. La morfologia del manufatto è stata mappata tramite scansione fotogrammetrica, le immagini visonate con un microscopio digitale, in comodato alle Gallerie dell’Accademia grazie al comitato Venice Foundation, che ha consentito di osservare particolari dell’opera ad ingrandimenti inediti. Per questo le Gallerie dell’Accademia stanno lavorando alla preparazione di un importante convegno di studi, al fine di condividere i risultati di questa operazione con la comunità scientifica.