«Se anche un Imam volesse parlare al funerale di Valeria va bene lo stesso; noi non siamo persone capaci di odiare». E’ un esempio forte di coraggio e di amore, quello che viene dai genitori di Valeria Solesin; un atto che onora compiutamente la memoria della figlia, che «credeva fermamente nella solidarietà e nella possibilità di migliorare il mondo nel quale viviamo», come spiega papà Alberto. «Non mi interessa sapere come si sono svolti i fatti – aggiunge –; nessuno potrà restituirci Valeria. La sfida ora è di impedire che si generi quella spirale di odio che gli autori degli attentati vorrebbero innescare».

GB

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