È stato inaugurato questa mattina il nuovo Ufficio IAT di Piazza Borsa. Il progetto rientra nelle politiche di accoglienza nella destinazione turistica dell’OGD che, assieme a quello dell’aeroporto “Antonio Canova” – parte del Piano Strategico del Turismo Veneto, completa l’offerta nella riqualificazione di uffici turistici quali Hub strategici, ossia le “Porte dell’Accoglienza” per il Veneto e l’Italia.

I lavori di riqualificazione dell’Ufficio IAT Treviso Centro, hanno beneficiato di un importante cofinanziamento di 40 mila euro (su una spesa totale ammessa di 50 mila) da parte della OGD Città d’Arte e Ville Venete del Territorio Trevigiano a favore di un progetto presentato dall’Amministrazione Comunale di Treviso denominato “SUPER IAT”.

La Regione Veneto è infatti la prima regione turistica in Italia con oltre 20 milioni di arrivi pre-pandemia di cui quasi 2/3 internazionali: numeri molto significativi ed ancor più rappresentativi pensando al fatto che, grazie alle infrastrutture regionali, alla posizione strategica e all’elevata attrattività delle destinazioni, i turisti arrivano in Italia proprio attraverso il Veneto.

L’identificazione degli hub (ubicati negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e nei punti nevralgici delle città) in alcuni luoghi strategici anche come porte di accoglienza e comunicazione/informazione seguono una importante attività di ricognizione, consultazione dei soggetti coinvolti (OGD, Comuni, società aeroportuali, FS, Autostrade, etc.) per raccogliere suggerimenti, proposte oltre alla sottoscrizione dei nuovi accordi di collaborazione per incentivazione presidio hub di interesse turistico per uffici turistici di valenza regionale. I nuovi Uffici IAT sono stati quindi sottoposti ad una riorganizzazione per aumentarne l’identità, l’appeal grafico e la comunicazione.

Per questo, attraverso la collaborazione di TWISSEN – MC3, Veneto Innovazione ed un percorso di condivisione delle proposte con gli Assessori dei Comuni interessati, firmatari di appositi accordi, la è stato individuato grazie alla Regione Veneto un nuovo concept, un layout innovativo che utilizza materiali pregiati, colori “caldi” ed intensi, ammodernando gli uffici, fornendo le risorse finanziarie sufficienti ad un restyling radicale, tenendo conto dei diversi ambienti ed ubicazioni.

Oltre agli uffici situati all’Aeroporto Canova di Treviso (atrio arrivi), Stazione Ferroviaria di Padova (uscita arrivi) – già sede di IAT in entrambi i casi- ed il nuovo Ufficio IAT di Verona, nella sede del Municipio, Palazzo Barbieri in Piazza Brà, nelle immediate prossimità dell’Arena si è dato quindi seguito all’iniziativa con la seconda fase, in attuazione del Piano Turistico Annuale (PTA) 2021, individuando negli Uffici IAT situati nei capoluoghi di Provincia degli HUB “porte dell’accoglienza” dei rispettivi territori, ricchi a loro volta di destinazioni turistiche: Belluno IAT di Piazza Duomo, Rovigo IAT di Piazza Vittorio Emanuele II e Vicenza ufficio IAT contiguo al Teatro Olimpico in Piazza Matteotti.

I lavori sono partiti subito dopo la fine delle restrizioni legate alla pandemia, con la costante supervisione della Direzione Turismo della Regione Veneto e dei tecnici dei Comuni interessati.

Tutti gli uffici turistici interessati dal progetto, risultano ora avere degli evidenti elementi identitari che connotano l’appartenenza ad un network regionale qualificato, come ad esempio il bancone a “petali” rifinito in ottone e il lampadario ornato in ottone e allo stesso tempo la presenza di elementi distintivi propri della destinazione, su tutti lo skyline dei principali monumenti della città a pavimento e la panca in ottone con il nome della destinazione, per non dimenticare i colori murali caratteristici.

«Nell’ottica di una città sempre più turistica e di un territorio sempre più attrattivo grazie ai numerosi riconoscimenti internazionali, ad eventi di qualità, alla programmazione e ad investimenti importanti in ambito culturale, turistico e di promozione come quelli fatti a Treviso, è fondamentale avere offrire servizi non solo facilmente accessibili e riconoscibili ma anche in grado di garantire all’utente un riferimento, in grado di rendere la visita un’esperienza confortevole», le parole del sindaco di Treviso Mario Conte. «Per questo l’apertura del nuovo ufficio costituisce un ulteriore elemento di implementazione dell’offerta turistica, per il quale ringraziamo tutte le istituzioni e gli attori del territorio che ne hanno permesso la realizzazione. Il nuovo IAT, grazie all’attenzione riposta verso gli elementi visivi e comunicativi, dà una risposta di respiro internazionale alla richiesta dei visitatori».

«L’apertura del nuovo ufficio IAT rappresenta un ulteriore passo avanti nel miglioramento dei servizi turistici della nostra città», afferma l’assessore ai Beni Culturali e Turismo del Comune di Treviso, Lavinia Colonna Preti. «Parliamo di un servizio importantissimo e di un punto di riferimento in centro storico, per accogliere i tanti turisti stranieri che stanno arrivando in un’ottica di promozione di tutte le meraviglie che caratterizzano la Marca Trevigiana, partendo proprio da Treviso».

«La scelta di dare uno stile e una identità comune agli uffici IAT dei capoluoghi di Provincia nasce proprio dall’idea di accogliere i turisti in ambienti che possano essere facilmente riconoscibili in tutto il Veneto», spiega l’Assessore al Turismo della Regione Veneto, Federico Caner. «Siamo partiti con Belluno, Vicenza, Verona, Padova e Treviso. A breve inaugureremo anche l’ufficio di Rovigo. L’obbiettivo è quello di far diventare questi HUB, dei concept store dell’accoglienza e dell’informazione turistica veneta, replicabili poi in altre località della nostra destinazione, che conta oggi 82 uffici IAT e 199 info point. Senza il lavoro di squadra non avremmo mai raggiunto questo risultato. Ringrazio, quindi, le amministrazioni comunali, le associazioni di categoria e gli operatori che in questo percorso ci hanno accompagnato sostenendo la strategia che aiuterà, sicuramente, a rafforzare l’immagine e la promozione del Veneto. Sia negli spazi fisici degli IAT, sia online nel nostro sito di destinazione www.veneto.eu che si basa su uno strumento come il DMS che oggi permette anche di commercializzare le destinazioni turistiche venete».

Così il presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon: «Il nostro territorio è uno scrigno che racchiude bellezze universalmente riconosciute, siti UNESCO, ed è sempre pronto a offrire ai turisti provenienti da ogni parte del mondo, visitatori, curiosi ma anche alle cittadine e ai cittadini stessi nuovi angoli da scoprire, vere e proprie perle da esplorare ma soprattutto da vivere in prima persona. Per questo è fondamentale che la città capoluogo abbia un Ufficio turistico in grado di promuovere tutta la provincia, a maggior ragione oggi che, con l’allentamento delle restrizioni, vediamo di nuovo un grande numero di turisti arrivare nella Marca Trevigiana. È importante essere pronti ad accogliere nel modo migliore i visitatori rispondendo efficacemente alle molteplici tipologie di turismo, da quello gastronomico, allo sportivo sino a quello culturale, delle città d’arte: il nuovo IAT si muove in questa direzione».

«Con il nuovo IAT diamo il benvenuto ai visitatori che desiderano conoscere la bella città di Treviso», evidenzia il Presidente della Camera di Commercio di Treviso – Belluno|Dolomiti Mario Pozza. «Un’accoglienza unica data dalla rete di collaborazioni tra istituzioni pubbliche e private che presiede una zona strategica della città. La Camera di Commercio nella sua costante collaborazione e sostegno nella promozione, punta ad un turismo sostenibile e slow che Treviso sa offrire in ogni suo luogo».

«Nel 2021 sono stati 15.657 gli utenti che hanno beneficiato dei servizi dell’Ufficio IAT di Treviso Centro ben 9.153 in più rispetto al 2020», sottolinea infine Gianni Garatti, Presidente della Fondazione Marca Treviso, soggetto responsabile della Gestione degli uffici IAT del capoluogo. «Ringrazio Il Presidente Giovanni Follador ma, soprattutto, lo Staff tutto dell’Unpli provinciale di Treviso per la professionalità dimostrata in questo difficile periodo e per il lavoro svolto».