I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Venezia hanno dato esecuzione a un provvedimento di confisca di beni immobili e disponibilità finanziarie per complessivi 21,4 milioni di euro, nei confronti di due soggetti coinvolti,
quali corruttori di Pubblici Ufficiali, nell’ambito dell’inchiesta Mo.S.E. e condannati in via definitiva per il reato previsto dall’art. 321 c.p. “Pene per il corruttore”.
Gli accertamenti
Al fine di dare esecuzione alla sentenza di condanna, che ha disposto la predetta misura ablativa per un importo pari al profitto del reato accertato, sono stati eseguiti accertamenti volti alla ricostruzione dei beni riconducibili ai soggetti destinatari della medesima, nel corso dei quali sono stati individuati, anche attraverso l’effettuazione di accertamenti bancari, atti di spoliazione patrimoniale posti in essere in favore di familiari (atti di donazione, trasferimento fondi attraverso il sistematico invio di bonifici bancari nonché mediante la rinuncia di crediti).
La confisca
Nel complesso, oltre alle disponibilità finanziarie, si è proceduto alla confisca di n. 9 beni immobili (n. 7 fabbricati e n. 2 terreni) e di n. 1 autovettura, per complessivi euro 1.095.019,40, che si aggiungono a euro 18.056.004,19 già confiscati in passato.
Si è dato inoltre avvio all’esecuzione della confisca, nella misura di 1/5, dei ratei di pensione spettanti ai due destinatari della misura.