La manifestazione insieme per il Wedding a Venezia
La manifestazione insieme per il Wedding a Venezia

Un lungo tavolo imbandito a festa, abiti da sposa, sfilate, trucchi e musica d’accompagnamento. In campo Santo Stefano, a Venezia, questa mattina si è svolta la manifestazione “Insieme per il Wedding”, la protesta ‘elegante’ messa in atto dai rappresentanti di tutte le categorie collegate ai matrimoni e alla produzione di eventi per denunciare la crisi economica che colpisce il settore a seguito della pandemia. In rappresentanza dell’Amministrazione presenti gli assessori comunali al Turismo, Simone Venturini, e alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga.

“Siamo vicini alle aziende e ai professionisti del settore – ha detto Venturini sottolineando le capacità professionali  di una filiera lunghissima, in parte tenuta fuori dalla prima fase di ristori, strettamente legata al turismo internazionale – E’ una realtà articolata che deve essere tutelata con ristori ma anche attraverso gli ammortizzatori sociali per salvaguardare le competenze acquisite da molti dipendenti nel corso di anni di formazione ed esperienza. Lo sforzo del Comune per aiutare le categorie più colpite è stato grande, ma ora si deve iniziare a parlare di ripartenza. Ormai da un anno e mezzo ascoltiamo e leggiamo il bollettino dei morti, quello dei vaccini, ma nessuno oggi parla di come ci dobbiamo preparare al rilancio, ancora oggi stenta a vedersi un piano. Dovrà essere una ripartenza in sicurezza, con dei protocolli chiari, ma si deve iniziare a parlarne. Come Amministrazione abbiamo confermato che Venezia nei prossimi mesi ospiterà la Biennale Architettura e il Salone Nautico, perché ci teniamo a lanciare al mondo il messaggio che si può e si deve ripartire. Dobbiamo essere pronti comunicando al mondo che Venezia c’è, è una città sicura, sotto il profilo delle procedure ma anche sotto il profilo del numero di persone vaccinate. Non si può pensare di tenere chiusa per altri sei mesi la città”. 

“Venezia covid free – ha rilanciato l’assessore Costalonga – è uno degli obiettivi per dare la possibilità di rilancio a una città che in questo momento è in ginocchio. Venezia chiede di lavorare, i ristori non bastano a risolvere questa situazione. Come Amministrazione saremo sempre presenti in vostro sostegno – ha detto rivolgendosi ai lavoratori – fino alla ripartenza. I 1600 anni di Venezia dovranno essere il simbolo del nostro rilancio, Venezia è nel cuore di tutti e può essere una forza trainante per tutto il Paese”.

In campo Santo Stefano la manifestazione è stata seguita da una vasta rappresentanza di categorie del settore: dai wedding planner agli operatori di catering, agenzie di viaggio, noleggio, allestimento di palchi, fioristi,  ma anche atelier e agenzie di spettacolo. Sono state numerose le testimonianze, introdotte da Luigino Cassan presidente dell’Associazione Venezia 2020, di aziende e professionisti che hanno denunciato all’unisono l’enorme perdita economica con un crollo del fatturato che ha superato anche quota 90%.