Due locali senza autorizzazione chiusi ieri dopo i sopralluoghi del Nucleo Commerciale della Polizia Locale di Treviso. La prima operazione si è svolta in via Ronchese dove era stato segnalato un negozio di alimentari che, secondo alcuni utenti, presentava gravi carenze igienico-sanitarie.

Gli agenti di via Castello D’Amore hanno riscontrato una situazione molto problematica: il negozio operava senza energia elettrica, esponeva confezioni di merce senza alcuna indicazione della scadenza e della provenienza ed etichettatura illeggibile. Tali violazioni che hanno portato al sequestro dei prodotti e all’emissione di un verbale di contestazione con obbligo di chiusura immediata:

«Il nucleo commerciale ha elevato a carico del titolare, un cittadino nigeriano di 29 anni, una pesante sanzione da 2500 euro – spiega il comandante della Polizia Locale Andrea GalloIl titolare è stato denunciato all’autorità giudiziaria in quanto le numerose violazioni accertate sono risultate di una certa gravità. Alcune confezioni risultavano contenere addirittura insetti».

Il locale è stato fatto chiudere immediatamente. Una seconda operazione del nucleo commerciale ha riguardato una vineria di San Liberale completamente abusiva: «Anche in questo caso le segnalazioni dei residenti sono state subito prese in carico – prosegue Gallo – E’ stato effettuato un sopralluogo da parte degli agenti del nucleo che si sono trovati di fronte ad un locale che somministrava vino senza nessuna autorizzazione». Le violazioni sono costate a un cittadino residente in un Comune dell’hinterland una sanzione di 5.000 euro e l’emissione dell’ordinanza di chiusura dell’enoteca abusiva che ha così cessato l’attività.

«Ringrazio la Polizia Locale per questa importante operazione e i cittadini che hanno segnalato questi esercizi abusivi – le parole del sindaco Mario ConteSi tratta di attività pericolose che commerciano prodotti senza alcuna certificazione e in condizioni igienico sanitarie precarie. Questo fenomeno viene e verrà combattuto con la massima attenzione, anche grazie alla collaborazione dei trevigiani».