Dopo l’ultima ondata di covid 19, ancora pesantemente in corso con circa 600 morti al giorno, la conferenza Stato Regioni, ha licenziato il piano vaccini, in primis del vaccino Pfizer e se l’EMA, dopo la riunione che si terrà dopo il 21 dicembre, darà il via libera appena dopo Natale e tra i primi giorni di Gennaio potremmo avere le prime persone vaccinate, tra cui prioritariamente personale sanitario e RSA.
Un primo contingente di vaccino Pfizer sarà di circa un milione ed ottocentomila dosi, la distribuzione avverrà dicono – alcune fonti- tramite l’esercito, per quanto riguarda i grossi quantitativi.
Ma la catena logistica come sarà? 
E’ chiaro che per vaccinare circa 40 milioni di italiani ci vuole un enorme sforzo logistico per poter stoccare e distribuire circa 80 milioni di dosi (comprendendo anche il richiamo tra una somministrazione e l’altra da somministrarsi entro dodici giorni).
Venendo al particolare della città metropolitana di Venezia, non abbiamo neanche un hub in grado di smaltire questo enorme lavoro.
L’azienda zero ha pensato bene di fare un unico magazzino centralizzato interprovinciale a Quinto nella provincia di Treviso. A nostro avviso, con ulteriori complicazioni in questa fase emergenziale, allontanando la tempestività dei rifornimenti.
Inoltre, l’ultimo miglio come verrà distribuito? In America hanno previsto di affidarlo ai corrieri espressi Ups e Fedex. Da noi non vi e’ risposta!
La preoccupazione della Filt Cgil di Venezia e’, che se mai ciò avvenisse, dovrebbe essere realizzato con Società serie che rispettino le regole anche contrattuali: garantendo professionalità , formazione e sicurezza. Che in emergenza a volte vengono dimenticate, come e’ successo con la questione dei Riders. In questo caso, le regole, il rispetto del contratto nazionale , i tempi di riposo, la sicurezza sul lavoro, non sono fredde norme ma sostanza. Il vaccino, una volta diluito e scongelato, non puo’ essere agitato ma maneggiato con cura.
Da qui l’addestramento del personale che deve essere qualificato e quindi dipendente da Società che diano certezza contrattuale e formazione permanente.
Verrà rispettata la catena del freddo? A Venezia , soprattutto nel Centro Storico, non c’è un piano logistico ben definito, soprattutto per la catena del freddo. A causa della carenza di tale piano – che dovrebbe essere fatta dal Comune- e’ lasciata spesso alla buona volontà dei trasportatori.
Si tratta però di salute pubblica che solo una logistica seria può garantire, magari guidata da una cabina di regia.
La Filt Cgil di Venezia chiede che in questo momento venga garantito un trasporto sicuro, una logistica organizzata e certa a partire dal rispetto delle regole e del contratto nazionale per la salute di tutti.