Si avvicina a passi da gigante la riapertura, come ogni anno, della stagione venatoria in Veneto. E tornano puntuale le querelle dal mondo politico (nonché extrapolitico). Querelle che hanno a che fare con la caccia vera e propria, ma anche con la cattura ed eventuale uccisione di altri animali

“Se la politica nazionale non è in grado di prendersi la responsabilità di assumere decisioni, per fortuna c’è la politica locale che si impegna a dare risposte alla richiesta di sicurezza da parte dei cittadini”. L’assessore regionale all’Agricoltura e Caccia, Giuseppe Pan, commenta così il pronunciamento della Consulta che ha stabilito la legittimità delle leggi di Trento e Bolzano sulla cattura ed eventuale uccisione di orsi e lupi, che erano state impugnate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

I giudici della Corte Costituzione hanno stabilito che il Presidente della Provincia ha pieni poteri per adottare provvedimenti riguardanti il prelievo, la cattura e l’eventuale uccisione degli orsi e dei lupi, quando ricorrano le condizioni previste dalla normativa di derivazione europea in materia di conservazione degli habitat naturali. Questo potere è diretto a prevenire danni gravi alle colture, all’allevamento e a garantire la sicurezza pubblica, quando non esista altra soluzione valida, ed è subordinato al parere preventivo dell’Ispra.

“Alla luce del pronunciamento del massimo organo costituzionale chiederò con maggiore forza in Commissione Politiche Agricole di dare finalmente attuazione al piano di gestione dei grandi carnivori – dichiara Pan –  E’ necessario che il Ministero dell’Ambiente conceda la facoltà di gestione in autonomia a quei territori dove la presenza del lupo sta compromettendo la sopravvivenza delle attività agricole, turistiche e anche l’incolumità degli abitanti, prevedendo la possibilità di prelievo selettivo degli esemplari più pericolosi e problematici. Mi faccio portavoce delle richieste che giungono dal mondo degli allevatori veneti che nel 2018 hanno dovuto fare i conti con 190 attacchi da lupo e 370 capi morti”.