Sono le “Terre Alte della Marca Trevigiana”, ad essersi aggiudicate il titolo di Città Veneta della Cultura 2023. Il titolo che nelle due prime edizioni è stato di Cittadella e Caorle va, quindi, quest’anno ad una cordata di vari comuni – con capofila Pieve di Soligo – che ha presentato un programma di 60 eventi diffusi sul territorio e imperniati su paesaggio e musica.
Lo ha annunciato oggi il Presidente della Regione del Veneto a Venezia in un incontro a cui erano presenti l’Assessore regionale alla Cultura, il Presidente della Provincia di Treviso, il Sindaco di Pieve di Soligo, la Presidente dell’Associazione Colline del Prosecco Unesco.
“Mi congratulo con i vincitori del bando per come hanno dimostrato di sapere fare squadra nell’ambito di questa intesa programmatica, dimostrazione che il progetto è sempre più un volano per la promozione e la coesione di immagine del territorio – sottolinea il Presidente del Veneto -. Il riconoscimento di Città Veneta della Cultura, infatti, è stato istituito con legge regionale al fine di sostenere e promuovere la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale, la crescita del turismo e degli investimenti nel territorio, la conservazione dell’identità, la creatività, l’innovazione, la crescita economica e sociale del territorio. La scelta della Commissione regionale preposta alla valutazione delle candidature e all’assegnazione del titolo è caduta su questo gruppo di enti che ha presentato un programma importante, del valore complessivo di circa 970.000 euro a cui, con questa vittoria, la Regione contribuirà con un finanziamento di circa 100.000”.
Al centro della proposta di programma culturale vincitrice ci sono i temi “musica per il paesaggio” e “musica nel paesaggio”. Una serie di eventi musicali che hanno come scenari spazi inconsueti: dai laghi alle vigne, dai belvedere alle manifatture, dalle cantine alle chiesette rurali, e che si svolgono in momenti particolari del giorno come l’alba o il tramonto nel periodo tra aprile e novembre 2023.