Il 2 agosto esce nei cinema americani “Leo da Vinci – Missione Monna Lisa”, il film in animazione di Gruppo Alcuni prodotto nel 2018.

Non sono molti i film europei distribuiti negli States: quelli per ragazzi sono una vera eccezione.
Il regista Sergio Manfio: “Il nostro giovane Leo è stato apprezzato proprio perché non abbiamo proposto un ‘piccolo genio’ bensì un ragazzino a tutto tondo con i suoi dubbi, i suoi limiti e le sue difficoltà”.

Il film di animazione è prodotto da Gruppo Alcuni, per la regia di Sergio Manfio, che è direttore artistico della casa di produzione e coautore della sceneggiatura insieme al fratello Francesco Manfio, che è anche il produttore esecutivo del film, e con la collaborazione di Anna Manfio e Davide Stefanato.
La notizia è importante per il mercato cinematografico e il mondo della cultura italiana tout court: non capita
infatti molto spesso che un prodotto europeo, o italiano, traversi l’oceano e approdi nelle sale
cinematografiche statunitensi. Se pensiamo poi al mondo delle produzioni rivolte a una platea family, questa
possibilità è ancora più remota.
Al momento il distributore Ammo Content LLC, con sede a New York, conferma che il film sarà presente in 9
stati americani (il numero è in aggiornamento): da Denver-Colorado a Yuma-Arizona; da Portland-Oregon a
Indianapolis-Indiana; da Portsmouth-Ohio a Houston-Texas… solo per citare alcune delle piazze dove
arriveranno le avventure del giovane Leonardo da Vinci nate dalla fantasia di Gruppo Alcuni.
Dopo il grande schermo, il film uscirà in DVD e anche sulle televisioni via cavo e pay Tv.
Rivolto a un target family, il film mixa avventura e commedia e ha come protagonista un inedito Leonardo da
Vinci in versione adolescente alla ricerca di un incredibile tesoro, contro un gruppo di temibili pirati.
Leonardo da Vinci è un personaggio che ha un enorme appeal in ogni parte del mondo: questo fatto, unito alla
bellezza della storia e alla grande qualità realizzativa del film, ha permesso ai distributori della società
trevigiana di ottenere un grande consenso in ogni mercato in cui è stato proposto: ad oggi sono già definiti gli
accordi per la distribuzione in oltre 60 nazioni del mondo, e nell’ultimo anno il film è già uscito nelle sale di
49 Paesi, a cui si aggiungono ora gli States, a siglare un traguardo notevole.
Il regista, Sergio Manfio: “Nell'ideare e produrre Leo da Vinci eravamo consapevoli che il genio toscano godeva
di una grande fama ma non pensavamo che fosse così vasta e capillare in tutto il mondo. Soprattutto siamo
colpiti dal successo che sta ottenendo il nostro giovane Leo, che è stato apprezzato proprio perché non abbiamo
proposto un “piccolo genio” bensì un ragazzino a tutto tondo con i suoi dubbi, i suoi limiti e le sue difficoltà.
Siamo felici anche per i giudizi positivi che abbiamo ricevuto per il personaggio di Lisa che, pur in una avventura
ambientata nel 1466, si è rivelata una ragazza moderna e reale”.
Francesco Manfio, produttore del film, dichiara: “Siamo sicuri che questa uscita negli States sarà un ennesimo
successo. Le tappe già percorse da Leo da Vinci all’estero ci confermano che la scelta di concentrare le nostre
produzioni sulla diffusione della cultura del nostro paese è vincente. Ovviamente questa scelta deve essere
accompagnata da produzioni di grande qualità che possano essere proposte in tutto il mondo: credo proprio
che con questo lungometraggio in animazione l'obiettivo sia stato raggiunto”.

DOPO IL FILM ARRIVA LA SERIE TELEVISIVA – Il successo del lungometraggio è stato di stimolo ad accelerare i
tempi per produzione della serie televisiva (52 episodi da 13 minuti) ideata da Sergio e Francesco Manfio per
Gruppo Alcuni. La serie è coprodotta con Rai Ragazzi, la tedesca HR, Cosmos Animation Singapore e All Rights
Entertainment, con il contributo di POR – FESR/Regione del Veneto e in collaborazione con Trentino Film
Commission. Le prime 13 puntate di “Leo da Vinci” andranno in onda su Rai Gulp dal 10 settembre.
LEONARDO 500 – Sia il film che la serie Tv sono inseriti all’interno delle celebrazioni del cinquecentenario dalla
morte di Leonardo da Vinci promosse dal MIBAC.
PER CONCLUDERE:
1. Una riflessione del regista Sergio Manfio sui cartoni animati americani e sul nostro confrontarci con
queste produzioni
2. Una breve nota sulla colonna sonora del film
3. Le difficoltà produttive per creare un lungometraggio animato: parla Francesco Manfio
1. Il regista SERGIO MANFIO: “Per chi decide di cimentarsi nella realizzazione di un film in animazione, il
paragone con i film americani è d’obbligo, ma all’idea del confronto scatta sempre un timore reverenziale,
considerati i mezzi economici che le major hanno a disposizione nel cinema d’animazione CGI, e visto quanto
contano le risorse economiche in una produzione di questo tipo.
Ma io vorrei fare un azzardato passo oltre, analizzando lo spirito che anima la cultura americana, e di
conseguenza anche il cinema di animazione. Gli americani pensano che la loro idea di progresso sia la migliore
possibile, e di conseguenza cercano di esportarla. Alla lunga hanno convinto un po’ tutti, e tutti cercano di
imitarla in ogni ambito si proponga. Per funzionare, un film di animazione deve sentirsi dire: ‘Sembrava un film
americano’. Certo, noi possiamo sempre dire che la nostra millenaria cultura, dalla quale possiamo attingere gli
spunti per i nostri film, non ha paragoni… ma alla fine il confronto, salvo rarissime occasioni, è sempre una
questione di forma, di tecnica. Purtroppo la forma molto spesso diventa più importante del contenuto!
Per carità, nulla contro i film di animazione americani, ma sarebbe auspicabile che uscendo dalla sala si sentisse
dire: ‘Finalmente un bel film italiano!’, senza che poi nessuno si senta in dovere di aggiungere: Chissà come
l’avrebbero fatto gli americani!”.
2. La colonna sonora è stata composta da MARCO FEDALTO ed è stata eseguita dai 50 professori dell’Orchestra
Haydn di Bolzano e Trento diretta dal M° Molinelli. Marco Fedalto spiega: “Ho concepito una musica molto
dinamica, dai connotati spesso drammatici ma in cui non mancano gli elementi buffi; che conferisce
l’indispensabile aura di mistero alle scene della ricerca del tesoro ma che dà spazio anche ai momenti ludici e
spensierati vissuti dai protagonisti. Ogni tema è stato pensato per essere variato in continuazione, dando così
allo spettatore la sensazione un unicum temporale che collega le singole scene e le parti di tutto il film…”.
3. Il produttore esecutivo FRANCESCO MANFIO illustra le difficoltà da superare per produrre un
lungometraggio in animazione: Produrre un film in animazione è un’impresa complessa, al limite della follia.
Non parlo tanto delle problematiche economiche, bensì delle difficoltà artistiche, tecniche e organizzative che si
devono superare per realizzarlo. Nella live action con una buona sceneggiatura, un regista “giusto” e degli
attori ispirati è possibile girare, in cinque settimane, un ottimo film. Nell’animazione è necessario creare un
team composto da centinaia di artisti e di tecnici che per tre anni viva con un unico scopo: rendere reale un
sogno. Il primo giorno di riprese non c’è nulla. Non ci sono attori o location affascinanti, solo un foglio di carta
bianco o uno schermo vuoto: tutto deve essere inventato. Sono da creare i personaggi; si deve creare il mondo
in cui vivono; si devono inventare tutti gli oggetti che usano. Infine, si deve fare in modo che questo mondo non
sembri inventato, ma vivo e credibile. Per farlo non bastano le capacità artistiche ma devono essere messe in
campo straordinarie competenze tecnico/realizzative. E quando il lavoro pare concluso inizia il maniacale
controllo del girato, durante il quale i responsabili dei vari settori “vivisezionano” fotogramma per fotogramma
alla ricerca del più piccolo errore. E si riparte dall’inizio, perché se qualcosa non funziona si deve rifare tutto”