Il bypass a Ponte della Priula è stato aperto e così la viabilità nella Marca è migliorata ma in tutto il Veneto la situazione post-maltempo resta critica. La fortissima alluvione che ha rovinato l’intera regione continua a lasciare strascichi idrogeologici in molte zone del territorio. L’entità dei fenomeni piovosi è drasticamente calata ma permangono alcuni rischi di frane sui versanti.

Per informare adeguatamente la popolazione in materia, il Centro della Protezione Civile regionale ha diffuso un bollettino valido fino a mercoledì 14 novembre. In quest’ultimo è riportata l’allerta gialla per criticità idrogeologica e idraulica sui terreni della rete secondaria nel bacino dell’Alto Piave.

Si è decretata l’allerta gialla – detta anche Stato di attenzione – per la sola criticità geologica nei bacini del Piave-Pedemontano e nella zona tra Alto Brenta, Bacchiglione e Alpone.

Riguardo all’andamento della piena del Po nell’area Po-Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige, l’attenzione è maggiore con uno stato di allerta arancione fino al pomeriggio di domani, martedì 13 novembre, anche se quest’ultima dovrebbe scendere al giallo.

L’allerta rossa, invece, rimane attiva per le frane del Tessina nel comune di Chies d’Alpago, nella zona della Busa del Cristo nel comune di Perarolo di Cadore e nel Rotolon nel comune di Recoaro.