“Da anni chiediamo alla Giunta Zaia una mappatura dei capannoni dismessi e un piano di intervento per il loro recupero, proposta bocciata senza motivazioni in ogni sessione di bilancio. Ben venga quindi l’iniziativa di Assindustria Venetocentro sul geoportale per individuare le strutture abbandonate presenti nella Marca e nel Padovano, con l’invito ad estenderla a tutto il Veneto. Poteva essere fatta prima e finanziata dalla Regione che invece ha preferito consumare altro suolo anziché puntare su riuso e rigenerazione, nonostante il triste primato nazionale certificato per tre anni consecutivi dall’Ispra”. 

Così Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, commenta l’idea del ‘censimento’ online dei capannoni inutilizzati nelle aree industriali.  

“In Veneto i capannoni vuoti sono circa 11mila e purtroppo costruirne di nuovi mangiando ulteriore suolo non è l’unico problema; lasciarli abbandonati significa fare un favore alle organizzazioni criminali e in particolare alle ecomafie. Lo stoccaggio abusivo di rifiuti anche pericolosi nei capannoni dismessi, che non di rado bruciano ‘misteriosamente’ con rischi per la salute dei cittadini, è un business in forte crescita che danneggia gli imprenditori onesti che smaltiscono i rifiuti in modo corretto e con costi superiori. È un tema che abbiamo avuto modo di approfondire in commissione Legalità, con numerose audizioni dove è emerso come i capannoni veneti siano utilizzati soprattutto come luoghi di smaltimento”.