È un Veneto virtuoso quello che emerge dai risultati dal rapporto su produzione e gestione dei rifiuti presentato a Palazzo Balbi da Regione e Arpav. Nel 2014 sono state 2.241.000 le tonnellate di immondizia prodotta in Veneto. Ciò significa che ogni cittadino veneto ha creato circa 445 kg all’anno di spazzatura, un valore medio-basso rispetto alla media nazionale. Questo fa del Veneto una delle realtà più abili nella gestione dei rifiuti anche se la palma di comune peggiore va a Venezia che, complice l’elevato flusso turistico, ne crea più di 484.000 tonnellate. La spesa per la gestione è di € 119 per abitante, anche se il dato è stato calcolato solo su 503 comuni, tralasciandone circa 90 tra cui la città lagunare. Le motivazioni sono da ricercarsi nelle peculiarità territoriali con costi di gestione difficilmente comparabili e una presenza turistica non agilmente rilevabile, soprattutto nei cosiddetti giornalieri. Da un calcolo statistico si è riusciti però a fornire un indirizzo valutabile intorno al 60% d’impatto maggiore per le città a forte connotazione turistica. Per quanto riguarda la differenziata, il Veneto ha una media di riuscita che supera la soglia della norma nazionale ma la gestione del territorio è stata in grado di superare anche l’obiettivo regionale, con 163 comuni che hanno raggiunto il 76%. In questo senso la “regina” della raccolta differenziata è Castelcucco, in riciclo-Primo-pianoprovincia di Treviso, che raggiunge l’86,3%, mentre nella fascia maggiore di abitanti la migliore è Maser con l’85,9%. Il trevigiano si aggiudica anche il primo posto nei comuni superiori con Preganziol, con l’84,5%, e per i comuni più grandi Treviso vince con il 69,3%. Insomma, la Marca si dimostra ancora una volta la più sensibile verso la cultura del rispetto dell’ambiente, come la stesso capoluogo sta dimostrando con le operazioni “green Energy”. Certamente si può migliorare come ha sottolineato positivamente l’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin, che però ha anche lanciato una stoccata al Governo. <<Dimostriamo ogni giorno di essere un’eccellenza, ma se il Governo si ostina a voler sottrarre l’autonomia decisionale alla Regione imponendo un nuovo inceneritore di utilità nazionale ad una realtà che è già autosufficiente, invece di accelerare il nostro passo, lo rallenta>>.

Gian Nicola Pittalis