Letteratura, storia e filosofia. Sono le materie protagoniste della prima prova della maturità 2019, il tradizionale tema di italiano. Le tracce diramate dal Miur spaziano tra autori e personaggi del 900, coinvolgendo scrittori, pensatori e grandi figure sia istituzionali che sportive.

Sette le tracce proposte. Per la Letteratura, i prescelti sono due mostri sacri, Giuseppe Ungaretti e Leonardo Sciascia: del poeta ermetico il testo individuato è quello de “Il porto sepolto” mentre dello scrittore siciliano è stato individuato un brano del celeberrimo “Il giorno della civetta”. Un curioso parallelismo lega l’opera di Sciascia ad una delle tracce storiche, quella dedicata al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia il 3 settembre 1982 quando era prefetto di Palermo, la cui figura è richiamata nel romanzo dal capitano dei carabinieri Bellodi, modellato idealmente sull’esperienza dello stesso Dalla Chiesa a Corleone. In questo caso ai candidati è stato chiesto di redigere un elaborato basandosi sul discorso del prefetto Luigi Viana in occasione del trentennale dell’uccisione del generale.

La seconda traccia di storia riguarda la figura di Gino Bartali, non solo sportivo di successo ma esempio di cittadino e di uomo: il celebre corridore toscano nascose durante la guerra nel telaio della sua bicicletta alcuni documenti falsi che salvarono la vita ad alcuni ebrei perseguitati. E dell’esperienza del cosiddetto Secolo Breve parla anche la traccia basata su un brano di Corrado Stajano, intitolato “Eredità del Novecento”.

Cultura e conoscenza sono invece le protagoniste degli ultimi due testi proposti. Il primo, di Tomaso Montanari, dedicato all’importanza del patrimonio culturale comune partendo da un libro intitolato “Istruzioni per l’uso del futuro”; il secondo, di stampo argomentativo, è basato su “L’Illusione della Conoscenza” di Steven Sloman e Philip Fernbach.