Dopo il rinvio a giudizio del presidente della Pro Loco, volontari della Pro Loco e amici hanno detto stop. Il Molinetto della Croda chiude al pubblico. 

Nessuno vuole più assumersi responsabilità. La decisione è stata assunta nei giorni scorsi dal Consiglio Direttivo, con con voto unanime dei presenti. E così, l’Associazione Molinetto della Croda ha deciso di aderire all’iniziativa della Pro Loco di Refrontolo, che ha stabilito la sospensione delle proprie attività come azione di sensibilizzazione verso le Istituzioni. Il tema ovviamente è quello della precarietà e dei rischi, a volte realmente imprevedibili, cui sono soggette le persone che operano nel volontariato, e nello stesso tempo della funzione determinante che esse rivestono per la vitalità di interi paesi.

Solidale nei confronti della Pro loco, e unita nella richiesta di sostegno, da parte di tutti, a quanti operano nel volontariato, l’Associazione che anima Il Molinetto della Croda ha deciso la chiusura al pubblico e la sospensione delle manifestazioni culturali a partire dal 19 giugno 2017 (al termine della “Mostra di reperti e cimeli della Grande Guerra”, organizzata dalla sezione Artiglieri di Pieve di Soligo, TV, attualmente in corso) sino a data da destinarsi.

L’evento fortuito del 2 agosto del 2014 che costò la vita ad alcuni volontari della Pro Loco ed amici che stavano festeggiando sotto un tendone in occasione della Festa dei Omeni, a causa di un improvviso nubifragio del torrente Lierza, ha indotto purtroppo ad una lunga riflessione. Resta quindi temporaneamente senza volontari e senza manifestazioni uno dei luoghi più amati dai trevigiani per trascorrere qualche ora fuori porta.