Monopattini elettrici - foto di repertorio
Monopattini elettrici - foto di repertorio

Monopattini elettrici e biciclette, Adico commenta i divieti introdotti dall’Amministrazione comunale dopo il sopralluogo del sindaco in via Poerio.

“A Mestre il vero problema della mobilità su due ruote non è certo legato al passaggio dei ciclisti in piazza Ferretto e nelle zone limitrofe. Semmai, come denunciamo da tempo, sarebbe ora che l’amministrazione intervenisse in modo deciso e perentorio nei confronti delle bici e dei monopattini che corrono sui marciapiedi come fossero in un velodromo”.

Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, interviene su un argomento molto caro all’associazione e denunciato più volte dalla stessa, dopo il sopralluogo effettuato dal Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro in via Poerio e la relativa ordinanza-lampo anti-ciclisti.

La proposta di Adico

“Invitiamo il primo cittadino a piazzarsi qualche minuto sotto i portici all’angolo fra Corso del Popolo e piazza Barche – polemizza Garofolini -. Credo che resterebbe stupito dalla velocità con cui ciclisti e conducenti di monopattini effettuano quella curva a 90 gradi pur trovandosi in un marciapiede. Ma è solo un esempio. Non stupisce dunque che alcuni cittadini nei sottoportici dello stesso Corso del Popolo abbiano affisso comunicazioni con l’elenco delle sanzioni per chi sfreccia sui marciapiedi con le due ruote. Forse più un promemoria per polizia municipale e amministrazione comunale che un avvertimento per i diretti interessati. Se poi il sindaco ritiene di irrigidire i divieti nelle zone del centro è una sua scelta, che però ci sembra molto meno urgente. Fa ridere, a volte, vedere i vigili che riprendono con il fischietto a tutto volume i ciclisti che percorrono la piazza deserta. Farebbe meno ridere vederli sanzionare i “Moser” che corrono sui marciapiedi e che a volte si scontrano inevitabilmente con i pedoni. I monopattini? Ancora peggio. Perché i loro conducenti, molte volte accompagnati da uno se non due passeggeri, si permettono anche di suonare il clacson scocciati per far spostare il cittadino che passeggia tranquillamente proprio sul marciapiede. Non è raro che in questi casi si sfiori la rissa. Una vera follia. Ecco – conclude Garoflolini – siamo sicuri che il sindaco, dopo lo spot dell’altro giorno, prenderà seri provvedimenti anche per contrastare questa consuetudine che, prima o poi, potrebbe provocare incidenti molto gravi. Qualche tempo fa, per esempio, abbiamo seguito il caso di un 50 enne di piazza Barche investito sotto i portici di Corso del Popolo da un ciclista senza freni (nel vero senso della parola) che gli è piombato addosso da via Andrea Costa. In questo caso l’uomo non si è fatto nulla ma sta valutando se procedere o meno contro il suo investitore. Tante altre persone, però, hanno segnalato il pericolo alla nostra associazione, chiedendo un intervento”.