«Il progetto della pista ciclabile di viale Montegrappa è sbagliato, crea più problemi che agevolazioni». Ieri avevamo sentito Manildo http://notizieplus.it/pista-ciclabile-manildo-tira-dritto/, oggi spetta a chi si oppone ma propone alternative.

L’alternativa
Sono gli stessi commercianti a proporla. «Almeno lo si faccia dall’altro lato, che non ha laterali a doppio senso. Sin qui le due ciclabili esistenti ai lati del viale non hanno mai creato problemi, che senso ha questa operazione?». I commercianti di viale Montegrappa insorgono contro il cantiere comunale per realizzare la nuova pista ciclabile, il collegamento centro-cittadella Appiani. E appoggiano la loro protesta diversi professionisti che hanno gli studi nella zona, perché vicina al tribunale.

Criticità
«La prima criticità è legata alle intersezioni», scrivono commercianti e professionisti alla vigilia del cantiere, «qualcuno ha pensato al fatto che le auto che dovranno immettersi finiranno per ostruire la pedonale e la ciclabile? Ed è problema che riguarda anche studenti e ciclisti». In particolare, i firmatari della nota sottolineano la delicatezza dell’incrocio con via San Martino e Solferino, utilizzata dai genitori degli studenti per oltre 9 mesi l’anno: «Sempre durante l’anno scolastico, sorgerà il problema dei bus», aggiungono i firmatari, «che dovranno sostare nel mezzo della carreggiata, obbligando le auto a fermarsi e creando dunque code: all’uscita della scuola ogni giorno almeno 4/5 bus sono fermi in sosta contemporanea».

Commercianti contro
Mai come in questo periodo i commercianti mettono nel mirino la giunta Manildo, e non fanno eccezioni quelli con negozi e botteghe lungo il viale: «L’amministrazione sostiene di voler agevolare le attività commerciali, ma va nel segno opposto, eliminando gli stalli carico/scarico, prevedendo alternative impercorribili. Le norme igienico sanitarie diconoche le derrate alimentari non posso essere trasportate “a mano” per strada». Di qui la richiesta di creare stalli dedicati vicino le attività commerciali, «magari usando il marciapiede sul lato opposto alla ciclabile, come in borgo Cavour all’altezza del Bailo».

Gian Nicola Pittalis

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