Oltre 7.000 presenze: è un numero che certifica un successo di pubblico, di ascolto e di qualità. Migliaia di appassionati di musica sono giunti in città nella scorsa settimana per la quinta di Treviso Suona Jazz Festival. Un’edizione da record che ha ospitato 130 artisti e che si ricorderà per la presenza di eventi tutti sold-out, con una forte presenza di ascoltatori che hanno macinato chilometri per presenziare agli eventi. Il connubio tra jazz di qualità e bellezza del centro storico ha contribuito ad attirare numerose persone che hanno soggiornato in città confermando la tipicità assoluta del Festival.

ph giorgio bulgarelli2L’edizione 2019 di Treviso Suona Jazz Festival ha saputo offrire un’ampia proposta culturale, abbracciando il mondo della musica, del cinema, della fotografia e del fumetto, e aggiungendo la novità delle street parade oltre che un incremento degli eventi nei plateatici rispetto alle precedenti edizioni. La kermesse si è così riconfermata un appuntamento di prestigio, che non conosce battute d’arresto, in grande crescita. “Abbiamo creato qualcosa di unico, anno dopo anno la manifestazione è cresciuta, diventando sempre più forte e attrattiva, un punto di riferimento per gli appassionati e una tradizione per i cittadini. I sold out fanno molto piacere, così come la presenza di ospiti importanti nelle sale da concerto, e appassionati provenienti da Regioni vicine alla nostra. Il pubblico è attento e ci segue con entusiasmo”, dichiara Nicola Bortolanza, direttore artistico della manifestazione.

Il percorso iniziato a Palazzo Giacomelli, con il duo di gran classe composto da Scott Hamilton e Paolo Birro, è proseguito con una sorta di “liturgia laica dell’ascolto” come dichiarato da un ispirato Gabriele Mirabassi a San Gaetano. E’ stato un vero colpo da maestro portare in città il clarinettista perugino e il fisarmonicista Zanchini, tra i più grandi al mondo. Come se non bastasse, ci si è spinti oltre le mura cittadine, in un luogo nuovo e all’avanguardia: il Teatro delle Voci, ove tra il pubblico erano presenti noti personaggi come il Prof. Mauro Ferrari, uno scienziato italiano dalla carriera illustre e Presidente del Consiglio Europeo della ricerca, e il noto allenatore di basket Frank Vitucci.

E’ poi da sottolineare la volontà di fare rete con le realtà del territorio. Anche quest’anno si è rinnovata la collaborazione con i Conservatori di Musica Steffani e Venezze, e con l’Associazione Musicale Manzato, luogo dei workshop che hanno attratto iscritti provenienti anche dal Piemonte e Lombardia. “Siamo al lavoro con l’Amministrazione affinchè la prossima edizione possa essere più ricca – conclude Bortolanza – Sono felice del traguardo raggiunto e ringrazio il Comune di Treviso, i Partner, il pubblico e tutti coloro che credono in noi. Inoltre tra circa un mese ripartiremo con un nuovo programma nella zona del Montello, una novità estiva che abbraccia 5 Comuni con concerti ad ingresso libero”.