La narcolessia è un disturbo neurologico caratterizzato dalla perdita dell’equilibrio sonno-veglia che determina estrema sonnolenza diurna, talvolta associata anche ad anomala debolezza muscolare.

Narcolessia: che cos’è

Tale problematica rientra tra le ipersonnie del sistema nervoso centrale: in parole più semplici la narcolessia è uno dei disturbi cronici associati al riposo.

I soggetti narcolettici sono tendenzialmente insonni di notte, mentre di giorno manifestano stanchezza eccessiva. In alcuni casi possono addirittura addormentarsi all’improvviso, anche mentre stanno svolgendo altre attività (come, ad esempio, mangiare, parlare o lavorare).

I sintomi

La narcolessia può comportare (anche) irascibilità, tristezza o deficit delle facoltà cognitive. Inoltre, in caso di cataplessia, durante il giorno si può verificare anche una perdita improvvisa del tono muscolare.

Questa eccessiva debolezza muscolare può colpire uno o più parti del corpo, può durare alcuni secondi, ma può protrarsi anche per alcuni minuti.

Ma non è tutto: una persona narcolettica, infatti, può manifestare anche allucinazioni visive ed uditive e-nei casi più importanti- paralisi nel sonno.

Cause e terapie

Per giungere ad una diagnosi certa il medico dovrà analizzare lo svolgimento del sonno notturno utilizzando particolari attrezzature e sottoponendo il paziente a dei test mirati.

Tuttavia, ad oggi non si conoscono le cause specifiche all’origine del disturbo, sebbene sia stato appurato che molti pazienti narcolettici presentano di fatto un livello di ipocretina inferiore alla norma.

Entrando nel dettaglio, infatti, questa sostanza è un peptide con funzioni neurotrasmettitrici necessario nel regolare le fasi del sonno. Una quantità insufficiente di ipocretina, dunque, fa sì che la persona arrivi alla fase REM prima che sia stata correttamente completata la fase NON REM.

Per alleviare la sintomatologia e migliorare la qualità della vita dei soggetti affetti da narcolessia si possono adottare contromisure specifiche e terapie farmacologiche ad hoc. Sarà lo specialista ad indicare il trattamento più adatto a seconda della gravità e della specificità della situazione.