Alla fine la soluzione per evitare il passaggio delle navi da crociera da San Marco è stata trovata. O almeno così sembra. Ed è la vecchia idea che Brugnaro propose quando era presidente degli industriali veneziani, prima di diventare sindaco. L’alternativa al transito dalla piazza San Marco è il canale Vittorio Emanuele.
In pratica, anziché entrare dal Lido, le navi farebbero il loro ingresso dalla bocca di porto di Malamocco e, costeggiando Porto Marghera, attraverso un bacino di evoluzione di 400 metri, svolteranno per il canale Vittorio Emanuele per arrivare all’attuale terminal della Marittima. Il tutto senza scavare nuovi canali ma adeguando, con opportune opere di dragaggio, quelli esistenti.
«Il progetto definitivo verrà presentato entro qualche settimana e salvaguarderà Marghera, lo sviluppo del porto commerciale e la laguna. Gli operatori di tutto il mondo avranno così modo di programmare senza incertezze i loro viaggi nel medio e nel lungo termine». Così, il ministro ai Trasporti Graziano Delrio durante la presentazione del “Progetto Venezia” svoltosi alla Borsa di Milano.
Gli ultimi dati relativi al traffico crocieristico in laguna non sono confortanti: in pochi anni si è passati da 1,8 milioni di passeggeri a 1,4 previsti per l’anno in corso.
Delrio ha anche nominato Pino Musolino presidente dell’Adsp, Autorità del nuovo Sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale, il nuovo ente che comprenderà anche il porto di Chioggia e che rappresenta un nodo di prima importanza per il rilancio di tutta la portualità nazionale. Musolino, 39enne veneziano, è un giurista marittimista di comprovata esperienza; ha svolto incarichi, tra gli altri, ad Anversa e Singapore.