Con il termine “necrosi” si fa riferimento a quei processi collegati alla morte dei tessuti e delle cellule della pelle.
I sintomi sono molteplici e la forma cutanea, generalmente, è dovuta a cancrena e mette a nudo i tessuti sottostanti, che si presentano tumefatti.
Necrosi: che cos’è
Entrando nel dettaglio, questa patologia comporta determinate alterazioni del nucleo e del citoplasma cellulare.
Nella maggior parte degli organi vitali (come, ad esempio, il cervello e il cuore) un tessuto necrotico smette di essere funzionale e non viene sostituito. Di contro, la pelle e il tessuto osseo possono rigenerarsi.
I sintomi
I sintomi si differenziano a seconda della forma di necrosi che ha colpito il paziente, ma indicativamente essi comportano:
- Arresto della circolazione sanguigna
- Materia grigiastra e granulosa
- Eventuale formazione di pus
- Articolazioni deformate
- Dolori locali
- Pelle pallida e/o nerastra
- Curvatura spinale
- Infiammazioni
- Ascessi
Diagnosi
Per giungere ad una diagnosi certa è necessario rivolgersi ad uno specialista che effettuerà una serie di analisi e di esami mirati, così da individuare anche la terapia più adatta in base alla patologia specifica.
Tuttavia, oltre allo studio dei sintomi e alle analisi del sangue, potrebbe essere necessario effettuare dei test specifici di approfondimento come: prelievi bioptici, risonanza magnetica, radiografia o scintigrafia ossea.
Terapia e cura della necrosi
La cura e la terapia dipenderanno dalla causa scatenante e dalla tempestività di intervento: è importante, quindi, comprendere ciò che ha determinato la morte del tessuto, così come il tipo di malattia che può essere in corso.
A seconda del tipo di tessuto necrotico interessato, potrebbe essere necessario assumere farmaci, effettuare un’osteotomia, inserire protesi articolari, stare a riposo, applicare ingessature o-nei casi più seri- amputare la parte colpita.