Nella notte tra domenica e lunedì, la scuola primaria “Toniolo” di Santa Bona a Treviso è stata teatro di un vandalismo perpetrato da presunti attivisti No Vax. Armati di vernice rossa, pennello e forse bombolette, i vandali hanno deturpato la facciata della scuola con scritte chiaramente riconducibili al movimento antivaccinale, evidenziando la solita firma: una “V” racchiusa in un cerchio.

Il personale scolastico ha scoperto l’atto vandalico nella mattinata di lunedì 15 gennaio, e ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. Carabinieri e polizia locale stanno indagando sull’episodio, mentre i danni subiti dalla struttura ammontano a diverse migliaia di euro, con una precisa quantificazione in fase di elaborazione.

La zona in cui si trova la scuola “Toniolo” non è nuova a simili episodi, avendo già subito attacchi No Vax durante la prima campagna vaccinale anti-Covid. La stessa ondata di vandalismo ha interessato anche altre istituzioni scolastiche come il Palladio, il Mazzotti e il Da Vinci, oltre alle pareti esterne dello stadio di Monigo. Persino il sindaco Mario Conte e il presidente del Veneto, Luca Zaia, erano stati precedentemente bersagliati per le loro posizioni sulla vaccinazione.

Il sindaco Conte ha espresso la sua indignazione definendo l’atto come “immagine dell’inciviltà”, annunciando che il Settore Lavori pubblici è già al lavoro per ripristinare il decoro della facciata. Anche l’assessore Gloria Sernagiotto ha condannato il gesto, auspicando che gli autori vengano identificati al più presto.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha definito il vandalismo “un gesto di pura inciviltà” e ha sottolineato che, nonostante la libera scelta sulla vaccinazione nella regione, prendere di mira una scuola rappresenta un atto inaccettabile. Il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, ha richiamato a un rispetto reciproco tra chi si vaccina e chi no, evidenziando che tali atti vandalici non contribuiscono in alcun modo a migliorare la situazione.