GDF di Venezia in azione
GDF di Venezia in azione

Non rilasciavano gli scontrini né le ricevute fiscali, ripetutamente. La Guardia di Finanza di Venezia ha così chiuso 20 esercizi pubblici.

I fatti

Nel centro storico lagunare si verificavano, in maniera ripetuta, mancate emissioni di scontrini e ricevute fiscali.
A seguito di questo, i militari del Comando Provinciale di Venezia, negli ultimi mesi, hanno proceduto a notificare provvedimenti di sospensione dell’esercizio dell’attività commerciale nei confronti di 20 esercizi pubblici.

Le contestazioni

Questi provvedimenti sono stati disposti dalla Direzione Regionale dell’Agenzie delle Entrate di Venezia, su proposta delle fiamme gialle lagunari, e costituiscono la conseguenza di precedenti contestazioni – almeno quattro irregolarità nel quinquennio – causate dal mancato rilascio di scontrini e ricevute fiscali.

Le sanzioni

In particolare, la sanzione applicata consiste nella sospensione dell’attività commerciale da un minimo di tre ad un massimo di sei giorni.

Ad essere raggiunti dai provvedimenti in questione sono soprattutto negozi di souvenir, gelaterie, bar, ristoranti, situati nel Centro Storico, e uno al Lido di Venezia.

Ulteriori 14 proposte di sospensione di attività commerciali sono state avanzate e, allo stato, sono rimesse alla valutazione della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate.

Per alcune specifiche posizioni, sono stati avviati più approfonditi controlli di carattere fiscale, soprattutto al fine di verificare il regolare impiego della manodopera utilizzata.

I controlli

Negli ultimi mesi sono stati eseguiti in tutta la provincia oltre 2.000 controlli finalizzati a verificare il corretto rilascio di scontrini e ricevute fiscali, con una media di irregolarità constatate superiore al 50%: le località in cui si è registrato il numero maggiore di violazioni sono il centro storico veneziano e Jesolo, con una percentuale di irregolarità superiore all’80%.