“Due professionalità al posto giusto che hanno esperienza e competenza per dare nuovo impulso alle strutture che andranno a dirigere con l’unico obiettivo di dare risposte all’altezza ai bisogni delle imprese agricole del territorio”. Con queste parole Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso e Consorzio Agrario di Treviso e Belluno saluta il doppio cambio di direzione per le due realtà. Il nuovo direttore di Coldiretti Treviso è, infatti, Giuseppe Satalino, mentre il neo direttore del Consorzio Agrario di Treviso e Belluno è Antonio Maria Ciri (ex direttore di Coldiretti Treviso). Entrambi sono già operativi nei loro rispettivi incarichi.
Il nuovo direttore di Coldiretti Treviso, Giuseppe Satalino, classe ’71, di Avellino, è abilitato ala professione di dottore commercialista. Ha maturato un’ampia esperienza nella consulenza amministrativa fiscale e nella pianificazione economico finanziaria. Da settembre 2017 era responsabile nazionale del Progetto Coldiretti su credito, finanza e assicurazioni in agricoltura. Referente per la Campania dei progetti di sviluppo dei consorzi di difesa, dei consorzi agrari e delle filiere olivicola e zootecnica. “L’obiettivo è consolidare i risultati di questa federazione e della propria base associativa, nonché continuare a stare a fianco delle imprese agricole per migliorare ancora l’approccio al mercato, la valorizzazione delle filiere e il rapporto con i consumatori”.
La direzione del Consorzio agrario di Treviso e Belluno è stata affidata a Antonio Maria Ciri. Il nuovo direttore di quella che è considerata “la casa degli agricoltori” è dottore agronomo, nato a Foligno, classe 1964. Proviene dalla direzione di quella che è considerata la prima Federazione provinciale italiana di Coldiretti dopo Cuneo, ovvero quella di Treviso. Dal 2015, infatti, Antonio Maria Ciri ha diretto Coldiretti di Treviso e Belluno cimentandosi con delle realtà agricole da primato la cui complessità ha dato vita ad un’esperienza professionale di grande spessore. Prima è stato direttore di Coldiretti Modena.
Le imprese agricole e la loro evoluzione tecnologica, le loro aspettative e necessità di crescita, il loro know how e potenziale sono al centro del progetto: “Il Consorzio agrario di Treviso e Belluno ha un patrimonio formato da 2500 associati e 16 mila clienti. Una forza unica che deve essere assecondata nella propria crescita alla quale non mancherà tutta l’attenzione ed entusiasmo dell’intero Consorzio Agrario di Treviso e Belluno che vanta personale competente e specializzato che sicuramente si saprà distinguere per la propria professionalità e dedizione a soci e clienti. Da qui la scelta di aderire al progetto Consorzi Agrari d’Italia, la prima e unica piattaforma agricola nazionale che garantirà risorse al nostro territorio e una protezione del lavoro degli agricoltori e delle loro inimitabili produzioni” conclude il direttore Antonio Maria Ciri.