Il prurito al seno è un disturbo molto diffuso e fastidioso che si localizza perlopiù intorno ai capezzoli, zona di per sé particolarmente sensibile e ricca di terminazioni nervose.
Parliamo di un problema più frequente nelle donne (specie adolescenti o in menopausa), ma che in alcuni casi può interessare anche gli uomini e i ragazzi (soprattutto nella fase della pubertà).
Prurito al seno: quando rivolgersi a uno specialista
Se il prurito è lieve e sporadico generalmente non deve destare particolare preoccupazione. Tuttavia, è bene non sottovalutare il disturbo soprattutto se la sintomatologia è associata anche ad alterazioni cutanee locali.
Inoltre, è il caso di rivolgersi ad uno specialista in presenza di rossore locale, noduli o secrezioni, anomalie nella forma dei capezzoli, variazioni cutanee, secchezza eccessiva o se si riscontrano linfonodi ascellari ingrossati.
Le possibili cause
Tra le principali cause del prurito al seno figurano le fluttuazioni ormonali che- principalmente in età fertile- determinano delle variazioni a livello della ghiandola mammaria che può apparire tesa, pruriginosa e dolorante.
Anche le irritazioni locali sono dei fenomeni molto comuni alla base del problema: se la pelle del seno o i capezzoli sfregano contro tessuti ruvidi, infatti, si possono verificare allergie, prurito e arrossamenti.
Tuttavia, in alcuni casi più seri, il prurito può sottendere anche eventuali mastiti, ossia delle infezioni batteriche che causano anche fitte dolorose, febbre e brividi e che necessitano di cure mediche. Infine, anche il carcinoma mammario di fatto può manifestarsi con una spiacevole sensazione pruriginosa al seno. Tuttavia, questo sintomo è quasi sempre associato anche ad altre anomalie come la presenza di un nodulo sottocutaneo, la retrazione del capezzolo, secrezioni o l’ingrossamento dei linfonodi ascellari.