Due opere importanti di due tra i maggiori artisti veneti di inizio ‘500 si sono aggiunte al museo di Santa Caterina. La Sacra Conversazione di Jacopo Negretti, detto “Palma il Vecchio”, e una grande tavola raffigurante la Venere adornata dalle Grazie e da quattro amorini di Lorenzo Lotto, collezioni private con la formula del deposito a lungo termine. Una formula che, assieme a quella della donazione, continua ad essere una strada privilegiata per rinnovare e incrementare le collezioni ed offrire al pubblico straordinarie occasioni di visita.
La Sacra Conversazione di Jacopo Negretti (Serina, 1480 – Venezia, 1528), databile al 1520-1525, è venuta alla luce nel 2014 e, salvo per un’unica mostra a Gorizia, non mai stata esposta al pubblico. L’opera mostra al suo centro la Madonna con il
Bambino, a destra due sante quasi isolate in una loro discussione spirituale. La figura più a destra è quella di Santa Caterina, riconoscibile per l’attributo della ruota dentata, mentre a sinistra c’è san Giuseppe: le sembianze giovanili del padre fanno supporre che nasconda i tratti del committente. Di questa tavola ne esistono tre versioni. L’opera è esposta accanto alla Sacra Conversazione di Paris Bordon, fortemente influenzato dal Palma nella sua fase giovanile, e farà parte della sezione della prossima mostra bordoniana di settembre allestita in pinacoteca.
La Venere adornata dalle Grazie e da quattro amorini di Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 – Loreto, 1556/57) è una grande tavola (180×155,3 cm) esposta nella sala VI. Venne resa nota solamente nel 1957 ad opera dello studioso Pietro Zampetti e proviene dalla ricca collezione di dipinti di Palazzo Colonna a Roma. Sul retro della tavola è incollato un frammento di carta con la descrizione dell’opera, scritto di mano direttamente dall’artista, come hanno dimostrato gli studi recenti.