L’orzaiolo è un’infezione oculare che si manifesta tramite un piccolo e doloroso rigonfiamento sulla palpebra, spesso simile ad un brufolo o ad un ascesso.

Esso può essere esterno o interno alla palpebra stessa e comporta un fastidio localizzato molto intenso che tende a diminuire con la fuoriuscita del pus.

Orzaiolo e calazio: sono la stessa cosa?

Orzaiolo e calazio non sono la stessa cosa. Il calazio, infatti, è un lipogranuloma che si manifesta a seguito di un’infiammazione cronica della ghiandola di Meibomio e non è doloroso.

L’orzaiolo, invece, può essere causato da molteplici cause come, ad esempio, batteri presenti sulla radici delle ciglia, scarsa igiene, possibili cambiamenti ormonali o dal sistema immunitario debilitato.

Trattamenti e cure

Se l’orzaiolo non viene curato adeguatamente c’è il rischio che l’infezione si possa estendere a tutta la palpebra e alla congiuntiva. Per prevenire la comparsa del disturbo, dunque, una buona abitudine è quella di rimuovere abitualmente gli eccessi di sebo che si depositano sulle palpebre con prodotti specifici.

A seconda della gravità e dell’intensità del disturbo, lo specialista potrà consigliare una cura farmacologica mirata. Tuttavia, in molti casi per alleviare la sintomatologia possono essere sufficienti anche dei rimedi naturali.

Via libera agli impacchi di camomilla che sfiammano la palpebra e ad accelerano il naturale processo di guarigione. Inoltre, per lenire il fastidio può essere utile anche applicare sull’occhio un impacco caldo di acqua o una bustina di tè verde tiepida.

Ben vengano anche i lavaggi oculari con i semi di coriandolo e gli impacchi con le foglie di acacia o tarassaco che hanno notevoli proprietà antisettiche e antibatteriche.

Tuttavia, in presenza di un orzaiolo, è bene evitare di utilizzare trucchi e lenti a contatto. Durante l’infezione, infatti, la palpebra va lavata ed igienizzata con cura e non deve essere sottoposta ad ulteriori sollecitazioni.