Mister Paolo Vanoli al Tardini per Parma-Venezia
Mister Paolo Vanoli al Tardini per Parma-Venezia

Mister Paolo Vanoli è intervenuto in conferenza stampa al Tardini dopo la sconfitta dei lagunari contro il Parma.

“Era un test per noi anche a livello mentale molto difficile. Faccio i complimenti ai ragazzi, perché hanno onorato questa maglia, ma soprattutto hanno fatto una grande partita, davanti a una grande squadra. Negli episodi loro hanno chiuso la partita. Ma la mia squadra deve solo essere contenta, soddisfatta di quello che ha fatto sul campo, Ora noi dovremo essere bravi nel rialzare la testa e guardare la prossima gara”.

Il goal è arrivato dopo i 9 minuti supplementari.

“Quando sono in panchina non sto a guardare i minutaggi. Abbiamo perso la partita per un grande gesto tecnico, ma è stata una gara bella, giocata a viso aperto, che ci siamo giocati, e ho detto ai ragazzi di giocare con serenità. Invece siamo stati all’avvio un po’ contratti, sbagliando tecnicamente all’inizio, ma da quando abbiamo cambiato sistema di gioco, con la difesa a tre e Pierini mezzala, ed è andato tutto meglio”.

E’ rientrato Idzes alla fine, il che è una nota positiva.

“Si allenava con noi già da alcune settimane. E’ un ragazzo eccezionale, e sono convinto che ci darà una grossa mano”.

Peccato anche per Joronen, che ha fatto delle parate incredibili. 

“Quando ti fanno un gesto tecnico del genere, era imprendibile”.

La curva per due volte ha cantato il suo nome. Che cosa vuole dire ai tifosi?

“Da quando sono arrivato, mi sono sempre stati vicini, forse perché sono una persona vera e lo voglio essere fino in fondo. Non posso che ringraziarli. Ripeto: non ce l’ho con nessuno, sono contento e anche i tifosi devono esserlo, perché come detto anche oggi i giocatori hanno saputo onorare questi colori e questa maglia. Questo è quanto ho detto ai giocatori. Dove possiamo arrivare? Faremo il possibile per arrivare il più lontano possibile. E comunque: giocatori e allenatori vanno e vengono, ma rimane sempre il tifoso e questa maglia. Infatti ho detto ai ragazzi, fin dal mio arrivo, che, quando giochiamo, dobbiamo pensare a questa gente “.

Il Parma inizialmente ha presentato quattro attaccanti. E’ rimasto sorpreso?

“No, perché sono in una posizione e hanno dei giocatori che possono farlo, per qualità tecniche e fisiche superiori in questo campionato. Nei primi 15 minuti ci è mancata la serenità nel giocare, e lì ci hanno messi un po’ in difficoltà, perché abbiamo commesso tanti errori tecnici. Nello spogliatoio avevo detto che, se qualcosa non fosse andato per il verso giusto, avrei cambiato l’assetto tattico”.

Per questo ha disposto la difesa a tre?

“Sì, perché facevamo fatica a prendere l’ampiezza, e soprattutto eravamo sotto pressione, visto che i loro attaccanti hanno anche una fisicità importante. Ma quando c siamo messi a tre abbiamo fatto una buona partita”.

A parer suo che cos’ha il Parma, in questo momento, più delle altre?

“Il Parma intanto ha un allenatore che ha vinto già due campionati, ma soprattutto l’esperienza che ha vissuto l’anno scorso, e che noi stiamo vivendo quest’anno. Devo dire comunque che i miei ragazzi hanno fatto passi giganti di personalità e organizzazione, sicuramente non siamo lì per caso”.

Con Johnsen sarebbe cambiato qualcosa? Senza lui può responsabilizzare maggiormente i giocatori?

“Vorrei chiudere questo discorso: Johnsen non fa più parte di questa squadra, è alla Cremonese, quindi per me ci sono i miei giocatori. Per me a un certo punto, dopo aver messo Olivieri e Pierini, perché ho cercato più profondità, l’ho fatto perché i due attaccanti inziali sono forti, ma con profondità corta: anche lì dobbiamo migliorare un po’ nel gioco. Olivieri ci ha dato un po’ più di respiro, da questo punto di vista. Ma ribadisco che Johnsen è un capitolo chiuso, chi ha sbagliato si deve prendere le sue responsabilità, tutto lì. Dobbiamo pensare al bene dei tifosi e di questo Club. Se ne è parlato anche troppo. Io ho promesso che da allenatore avrei lottato fino alla fine per ottenere il miglior risultato possibile”.

Oggi, al di là del mercato, ennesima dimostrazione importante di Busio.

“Questa grande prestazione non è stata individuale, ma di gruppo. Se guardiamo, anche Pierini ha avuto un’occasione in cui forse, è mancata un po’ di fortuna e di cattiveria per andare alla conclusione. Ma abbiamo incontrato una squadra che merita questa posizione in classifica. il Parma è una squadra costruita bene, con qualità e fisicità, e vedendo le rose la differenza è che, se il Parma andrà in serie A, avrà ben poco da cambiare. Ma anche noi abbiamo un centrocampo giovane che sta crescendo in maniera esponenziale. In campo, forse, oggi ai punti sarebbe stato giusto il pareggio, ma la differenza, come detto, l’ha fatta la giocata del singolo. E infatti c’è stata”.

Quanto rammarico c’è per la sconfitta allo scadere e per aver perso allo scadere?

“Il rammarico c’è sempre, quando si perde allo scadere, specie dopo aver giocato a viso aperto. Ma nelle partite di vertice, quando sono in equilibrio, ripeto che la differenza la fa anche l’episodio: guardate ad esempio Altare, che con un colpo di testa sarebbe andato in goal, il che avrebbe cambiato tutto. Ma dobbiamo complimentarci con gli avversari. Dobbiamo essere sì arrabbiati perché siamo arrivati lì ad un passo, ma anche capire che anche noi siamo su una grande strada, siamo cresciuti, e ci sono ancora partite da giocare. Nessuno scappa in serie B: forse il Parma, oggi, con questa vittoria, sicuramente ha qualche chance in più per giocarsela, ma là davanti c’è la Cremonese, poi comunque ci siamo anche noi, quindi continuiamo serenamente. Noi dobbiamo puntare a crescere, e come ho detto ai ragazzi bisogna sempre guardare avanti e sognare, ma per arrivare a un sogno non si deve parlare ma bisogna lavorare. Io vedo che, in questi giorni, i ragazzi lavorano tanto, e penso che oggi l’abbiano dimostrato. La prossima gara sarà contro il Sudtirol, un’altra partita difficile, e dovremo saper superare questo ostacolo. poi con serenità, alla lunga vedremo quanto saremo cresciuti. Ma i ragazzi hanno fatto un percorso straordinario e dobbiamo continuare a credere. Pe il Parma questi sono tre punti importanti, ma potrebbero essere sati nostri. Li hanno invece presi loro, e adesso guardiamo alla prossima”.

Un aggettivo per descrivere il suo stato d’animo oggi? Frastornato, arrabbiato o fiducioso?

“Orgoglioso. Orgoglioso di allenare questa squadra e questi giocatori. Questo lo posso dire a voce alta”.