Portogruaro, lo staff di Ostetricia
Portogruaro, lo staff di Ostetricia

All’Ostetricia di Portogruaro è stato asportato un tumore alle ovaie da 15 centimetri.
Si tratta dell’undicesimo caso al mondo.

Il caso

Il caso riguarda una donna, residente nel portogruarese, che è giunta al pronto soccorso ospedaliero di Portogruaro lamentando dolori addominali e nausea.

La donna è stata quindi sottoposta a esami che hanno subito identificato l’origine dei sintomi lamentati: si trattava di una massa solida, di origine ovarica, che misurava circa 15 centimetri di diametro, associata ad una importante presenza di sangue libero nell’addome.
Pertanto la paziente è stata quindi subito trasferita in ginecologia e presa in carico dalla dottoressa Serena Nardin la quale, riscontrata l’emorragia in corso, ha predisposto un intervento chirurgico urgente eseguito dal dottor Gian Luca Babbo  il quale, insieme al proprio staff, ha eseguito un intervento chirurgico come pochi altri al mondo, non a caso la letteratura riporta 10 casi analoghi a partire dal 1948. Questo, come detto, è l’undicesimo ed è stato pubblicato su una rivista internazionale.

L’operazione chirurgica

“Nell’addome abbiamo trovato una massa solida dell’ovaio destro che sanguinava e ne abbiamo eseguito subito l’asportazione, insieme all’utero e all’altro ovaio – osserva il dottor Babbo – . E’  la prima volta che mi trovavo ad affrontare un caso in urgenza con queste caratteristiche. L’esame istologico ha mostrato la presenza di un tumore dell’ovaio destro a cellule della granulosa (costituisce circa il 2% dei tumori ovarici), ed in questo particolare caso la massa aveva iniziato a sanguinare generando un’emorragia addominale che si verifica nel 10% dei tumori della granulosa”.

La paziente, attualmente, sta bene e continua ad essere seguita dal reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Portogruaro, in associazione al reparto di Oncologia.

“Ringrazio la dottoressa Nardin per il grande aiuto nell’intervento chirurgico e per la descrizione dello stesso che poi è stata pubblicata – conclude il dottor Babbo – ringrazio inoltre il personale di sala operatoria, della rianimazione, del reparto di ginecologia, ed i colleghi dell’ospedale Burlo Garofalo di Trieste per la collaborazione nella pubblicazione dell’intervento”.