È stata inaugurata questa mattina la nuova abside del Complesso di Santa Caterina. L’intervento, effettuato grazie ad una specifica convenzione tra Comune di Treviso e Mibact con la supervisione della Soprintendenza ai beni artistici e culturali, ha visto in un primo momento la completa demolizione dei paramenti murari di tamponatura presenti nella sagoma ad arco visibile dell’abside medievale, non più esistente, della recinzione dell’area esterna circostante l’abside e della tettoia con copertura in lamiere. In seguito è stata poi ricostruita l’abside medievale, elevando un volume poliedrico a pianta poligonale rapportato allo schema originario, ampliando così gli spazi utili espositivi museali.
Inoltre, è stata ridata dignità civica ed estetica al complesso museale sul fronte nord, riqualificando gli spazi esterni e le facciate di pertinenza al Museo su piazza Matteotti-Via Stangade. In tale contesto, l’intervento ha completamento recuperato le aree esterne adiacenti al Complesso di Santa Caterina per realizzare una piazzetta di circa 120 metri quadrati, completamente pavimentata con lastre in trachite grigia bocciardata e rigata ed elementi in pietra d’Istria. La piazzetta è delimitata da una bordatura verde e un “dolmen” in calcestruzzo lavorato con funzione di parapetto verso la strada. L’area è completata con due panche rotonde in trachite e la piantumazione di un albero di melograno. L’intervento è costato circa 990mila euro.
«Questo intervento riconsegna alla Città parte integrante del suo patrimonio architettonico, fungendo inoltre da elemento riqualificante per la zona di Piazza Matteotti e via Stangade», le parole del sindaco di Treviso. «Desidero ringraziare il Settore Lavori Pubblici e l’architetto Toni Follina che ha pensato ad un progetto straordinario, capace di donare bellezza e luminosità a quello che diventerà l’auditorium più importante della nostra Città».
«L’opera di ricostruzione dell’abside è nata e si è sviluppata sulla base del ritrovamento e dello studio dei reperti di fondazione di un pregresso abside antico», afferma l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Treviso. «La realizzazione ha fedelmente riproposto l’assetto geometrico preesistente e documentato, proponendone una geometria moderna. La necessità di isolare sismicamente la nuova struttura ha introdotto l’elemento giuntato vetrato. Completa l’opera il gioco di luci interne ed esterne, che rende a tutti gli effetti l’intervento un’opera d’arte architettonica di grande pregio culturale e scenografico, riqualificando un ambito completamente abbandonato e degradato in pieno centro cittadino».