Inaugurata lo scorso giugno, la sede distrettuale di Giavera del Montello di Via Schiavonesca vecchia n. 10 vedrà potenziata la propria attività a partire dal prossimo gennaio con l’introduzione dell’ambulatorio per gli screening dei tumori del collo dell’utero.

Le donne dai 25 ai 64 anni residenti nei comuni di Giavera del Montello, Volpago e Nervesa della Battaglia già nei prossimi giorni inizieranno a ricevere al proprio domicilio l’invito per sottoporsi all’esame di screening, importante attività di prevenzione.

Le donne vaccinate contro HPV entro i 15 anni iniziano lo screening a 30 anni mentre le non vaccinate entro i 15 anni, lo iniziano a 25. Il metodo con cui si esegue l’esame è lo stesso e consiste in un semplice prelievo di cellule dal collo dell’utero, eseguito da un’ostetrica, che dura pochi minuti. Il test impiegato cambia a seconda dell’età e dello stato vaccinale della donna.

Il test HPV è un esame di recente introduzione che ricerca l’infezione da Papillomavirus (HPV), mentre il Pap test ricerca le lesioni causate dall’infezione stessa. Il test HPV è più sensibile rispetto al Pap test e, per tale ragione, può essere eseguito ogni 5 anni anziché 3.

L’ Ulss 2, nel frattempo, ha ricordato l’importanza dell’adesione alle campagne di prevenzione dei tumori che, se intercettati in fase precoce, possono essere rapidamente curati.

“L’attivazione del servizio di screening a Giavera del Montello, struttura nuova e accogliente, punta a favorire l’accessibilità ai servizi nel proprio territorio potenziando l’importante attività di prevenzione”, il commento del direttore generale, Francesco Benazzi.