Riparte la Scuola di reportage “Goffredo Parise” di Treviso, dedicata ai giovani che si mettono in gioco con il mestiere del giornalismo d’inchiesta, inviati speciali nell’era dell’Intelligenza Artificiale

Dal 7 novembre inizia l’anno accademico 2023 – 2024, coordinato da Maria Rosaria Nevola, ideatrice della scuola con Antonio Barzaghi. Sei lezioni tenute in Camera di Commercio e nell’auditorium Santa Caterina dai “big” del giornalismo televisivo e della carta stampata: Stefano Feltri, Riccardo Iacona, Lisa Iotti, Irene Sicurella, Riccardo Staglianò ed Emiliano Poddi

 

Nel nome di Goffredo Parise, scrittore e giornalista, maestro di memorabili reportage sugli accadimenti storici più importanti del secondo Novecento, la città di Treviso dal 7 novembre accoglierà autorevoli professionisti del giornalismo televisivo e della carta stampata, nel ruolo di docenti delle lezioni frontali e dei laboratori della scuola di reportage “Goffredo Parise”. I giornalisti coinvolti sono Stefano Feltri, Riccardo Iacona, Lisa Iotti, Irene Sicurella, Riccardo Staglianò ed Emiliano Poddi. 

Con l’anno accademico 2023-2024 la scuola giunge alla quarta edizione, nata sulla spinta del prestigioso Premio “Goffredo Parise per il reportage”, creato nel 2017 da Antonio Barzaghi e Maria Rosaria Nevola. Il progetto formativo nasce dall’esigenza di offrire ai giovani della generazione C (quelli che il digital analist Brian Solis ha definito “consumatori connessi”) le competenze di base, teoriche e pratiche, necessarie per la realizzazione di un reportage in una società che sta vivendo sconvolgimenti tecnologici epocali. Quest’anno il tema sviluppato è proprio l’Intelligenza Artificiale Generativa e le sue molteplici implicazioni con il complesso mondo dell’informazione globale, sempre più pervasa dai nuovi modelli di comunicazione non creati dal pensiero umano, ad esempio Chatgpt e Midjourney per citare i più noti. 

“Questo vuol dire che chiunque sarà in grado di generare contenuti altamente credibili: potremo scrivere un reportage su una guerra lontana senza mai esserci mossi dal tinello, intervistare persone che non esistono o pubblicare foto di luoghi mai visti”, scrive Lisa Iotti, tutor della scuola di reportage, “Le fake news, le manipolazioni, gli errori si moltiplicheranno e si diffonderanno a dismisura. In mezzo a tutto questo rumore, noi rischiamo di non avere più gli strumenti cognitivi per discernere ciò che è vero da ciò che è falso, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, quello che bisogna fare da quello che non bisogna fare. Per fortuna il nostro cervello, specie quello dei più giovani, è plastico. Quindi certe reti neurali, quelle deputate alla riflessione, all’astrazione, all’empatia, si possono fortificare, come se fossero dei muscoli, 

a discapito di quelle che processano in modo veloce e superficiale le informazioni. Ci sono tante palestre per farlo: provare a realizzare un reportage – inchiesta, che necessita di tempo, di indagini, di confronti, di curiosità, è una di queste, al di là del fatto che poi si vorrà fare il giornalista o il dentista. Capire il mondo serve a tutti. La speranza è che la Scuola di reportage “Goffredo Parise” possa accendere qualche fuoco e far immaginare un futuro a cui non si era pensato, come è successo negli anni passati”. 

Sono 55 gli studenti delle scuole superiori della provincia di Treviso che si metteranno in gioco, imparando gli strumenti del mestiere di inviato speciale, autori di reportage che indagheranno il presente, governato dalle tecnologie digitali. Gli allievi provengono da sette licei di vario indirizzo: “Duca degli Abruzzi”, “Canova” e “Da Vinci” di Treviso; “Marconi” di Conegliano; “Berto” di Mogliano Veneto; “Giorgione” di Castelfranco Veneto; “Scarpa” di Oderzo. La sede dei corsi sarà la sala conferenze della Camera di commercio Treviso – Belluno /Dolomiti. L’ente camerale fa parte dei sostenitori della scuola di reportage, parterre in cui sono presenti i Comuni di Treviso, Salgareda, Ponte di Piave e Oderzo, la Regione Veneto, Banca Prealpi SanBiagio e Ascopiave. 

L’iniziativa, perseguita con rigore e tenacia, mira ad aprire un ampio spaccato di conoscenze reso possibile dalla sensibilità dalla disponibilità e dall’alto livello di professionalità dei docenti”, sostengono Antonio Barzaghi e Maria Rosaria Nevola, “Si è così riusciti a dar vita in territorio trevigiano ad un’impresa di frontiera, unica nel suo genere, che vede impegnate istituzioni politiche, amministrative ed economiche nonché imprese di eccellenza locali”. 

“Stiamo lavorando con assoluta dedizione a favore dei giovani quale presente e futuro della nostra realtà sociale ed economica”, sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Treviso – Belluno | Dolomiti Mario Pozza, “Vogliamo trasmettere loro il messaggio che sono al centro della volontà dell’ente camerale. Siamo pronti ad accompagnarli nei percorsi che li aiuteranno a sviluppare idee costruttive, ed a delineare visioni per il proprio futuro scolastico e professionale in Italia. Percorso che svolgiamo con importanti partner, come lo è la scuola di reportage Goffredo Parise, che sosteniamo e ospitiamo anche quest’anno in Camera di Commercio”. 

Ad aprire l’anno accademico 2023 – 2024 martedì 7 novembre sarà Stefano Feltri, già direttore di Editoriale Domani ed ex vice direttore de “Il Fatto Quotidiano”, conduttore della rassegna stampa di “Prima Pagina” per Radio Rai 3. Stefano Feltri terrà una lezione sulla distinzione tra un articolo di cronaca da uno di opinione, alla luce dell’evoluzione digitale delle news, che rende sempre più difficile separare nettamente le due categorie. 

Mercoledì 8 novembre torna a Treviso Riccardo Iacona, tra i più stimati giornalisti italiani, autore di reportage storici della televisione pubblica, conduttore da 15 anni di “Presadiretta” (Rai 3) e vincitore di numerosi premi, tra cui il “Parise 2022”. Terrà una lectio magistralis nell’auditorium di Santa Caterina, quattro ore intense (dalle 9 alle 13) sulla capacità di scavare nelle piccole e nelle grandi storie. Lectio aperta anche agli studenti delle scuole superiori e non solo agli allievi del corso di reportage. L’incontro sarà una straordinaria occasione per scoprire il mestiere di giornalista e di inviato, ma anche per far comprendere, ai giovani intrisi di social e influencer, come umanità e umiltà siano doti necessarie nel bagaglio di chi vuole andare in giro ad indagare il mondo. 

Lisa Iotti e Irene Sicurella condurranno la lezione del 13 dicembre, in cui metteranno a fuoco quello che gli allievi hanno appreso negli incontri precedenti, gettando le basi per le loro inchieste o reportage e sviscerando i temi su cui i ragazzi intendono lavorare, in modo da valutare quelli realizzabili e quelli non fattibili. Lisa Iotti, inviata di “Presadiretta”, è autrice di numerosi reportage, tra cui “Iperconnessi” che le ha fatto vincere il Premio Parise insieme a Irene Sicurella, da 8 anni redattrice e inviata di “Presadiretta”, con cui ha firmato lunghe inchieste. 

Il quarto incontro, 30 gennaio 2024, vedrà salire in cattedra Riccardo Staglianò, inviato del “Venerdì di Repubblica”, nonché autore di saggi editi da Einaudi e docente, dal 2000 al 2010, di nuovi media alla Terza Università di Roma. La sua lezione verterà sugli scrittori di romanzi autori di efficaci reportage, seguendo le orme di grandi firme della letteratura internazionale che si sono cimentate con il giornalismo come Tom Wolfe, David Foster Wallace, Emmanuel Carrère e Joan Didion. 

Il 22 febbraio arriverà Emiliano Poddi che, oltre ad essere autore di romanzi pubblicati da Feltrinelli, è docente della Scuola di scrittura e cinema Holden di Torino, fondata trent’anni fa da Alessandro Baricco. Leggendo Dino Buzzati e il suo storico reportage sul Corriere della Sera, sulla tragedia del Vajont, ed analizzando scene tratte da film e romanzi, l’incontro con Poddi svilupperà l’origine di un racconto, di come scriverlo per farlo stare in piedi, quali sono gli strumenti fondamentali della narrazione e come questi possono funzionare nella costruzione di un reportage. 

L’ultima lezione teorica, il 25 marzo, sarà “corale”, condotta a otto mani da Lisa Iotti, Irene Sicurella, Riccardo Staglianò ed Emiliano Poddi. Nell’epilogo della scuola di reportage di Treviso, gli allievi dovranno esporre le bozze dei loro elaborati e, confrontandosi con il team degli insegnanti, discuteranno in gruppo sull’inchiesta prodotta, la sua struttura, la scrittura seguita, e lavoreranno sui singoli testi per perfezionarli. Elaborazione 

propedeutica all’avvio della fase pratica, in programma nel mese di aprile, in cui verranno completati i reportage e le inchieste progettate. Il risultato di quanto imparato in cinque mesi di lezioni dovrà essere editato in vista della cerimonia del “Premio Goffredo Parise 2024”, in calendario l’11 maggio al Teatro “Mario Del Monaco” di Treviso. Oltre a giornalisti autori di reportage di fama nazionale, nell’occasione verranno premiati anche gli allievi della scuola che hanno realizzato il miglior lavoro. Il riconoscimento è presieduto da Andrea Favaretto, sindaco di Salgareda, luogo del cuore dello scrittore vicentino che qui si ritirò, negli anni Settanta, ispirato dalla straordinaria natura delle Grave del fiume Piave e in cui scrisse “Sillabario”, il suo più bel libro di racconti.