Sviluppo economico. Sono stati presentati nuovi bando dalla Regione Veneto e destinati alle PMI venete per l’innovazione e l’assunzione di ricercatori. Per l’assessore Marcato : “Siamo orgogliosi di aver ridotto la distanza fra università e imprese”.

Grande partecipazione ieri pomeriggio a Padova alla presentazione dei nuovi bandi
del programma POR FESR 2014-2020 destinati all’innovazione delle Piccole e Medie
Imprese venete. L’assessore allo sviluppo economico Roberto Marcato ha presentato i
quattro bandi. “Sono particolarmente soddisfatto nel vedere una sala così affollata di
imprenditori – sottolinea l’assessore Marcato – ci confronta una tale risposta rispetto a
tutto quello che stiamo facendo, in questo caso mettendo a disposizione 35,5 milioni di
euro per le nostre PMI venete.” “Posso dire con fierezza che un risultato che abbiamo
portato avanti in questi anni è stato ridurre la distanza tra Università e imprese
continua – abbiamo dei ragazzi e delle ragazze straordinari e li vogliamo aiutare
concretamente, abbiamo fatto di tutto e vogliamo fare in modo che loro aiutino le
imprese a innovarsi e ad essere competitive sul mercato internazionale”.

Per quanto concerne il POR FESR Azioni 1.1 due i bandi presentati: Azioni 1.1.1
“Sostegno a progetti di ricerca delle imprese per l’impiego di ricercatori presso le
imprese stesse” e Azioni 1.1.4 “Sostegno alle attività collaborative di Ricerca e
Sviluppo, per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi.
L’azione 1.1.1 intende incentivare la ricerca e lo sviluppo all’interno delle aziende,
favorendo l’inserimento di nuovi profili tecnico scientifici di alta professionalità i
quali contribuiranno all’innovazione di nuovi prodotti o processi, apportando nuove
conoscenze e competenze. “Investire in ricerca ed innovazione ha un costo importante
per le imprese ma fondamentale per la crescita – sottolinea l’assessore – sia
imprenditoriale che del territorio con le precedenti due edizioni di questa iniziativa
sono già stati finanziati 137 progetti di ricerca con l’inserimento di dottori di ricerca e
laureati magistrali con profili tecnico scientifici in azienda per un totale di circa
7.500.000,00 euro di contributo”.

L’azione 1.1.4, che è collegata ai progetti delle Reti Innovative Regionali e dei
Distretti Industriali, sostiene anche i progetti di ricerca e sviluppo realizzati da
Aggregazioni di Imprese le quali sono composte da almeno 3 imprese. Tali imprese
aggregate, si avvalgono di un organismo di ricerca il quale collaborerà assieme alle imprese per la realizzazione del progetto. Il bando per le Aggregazioni di Imprese testimonia l’attenzione della Regione all’incentivazione delle reti d’impresa. La seconda area di finanziamento è quella POR FESR 2014-2020 Asse 3, in
particolare le Azioni 3.1.1 A “Settore Manifattura” e 3.1.1 B “Settore Commercio”,
due bandi per complessivi 21 milioni di euro.

Il bando relativo all’Azione 3.1.1 A “Settore Manifattura” è rivolto alle imprese
operanti nel settore della manifattura e dell’artigianato di servizi e punta a dar loro
la possibilità di aumentare la propria competitività attraverso lo sviluppo di nuove
soluzioni e tecnologie produttive. Un occhio di riguardo è riservato a quei progetti
che prevedono interventi coerenti con il modello c.d. “Industria 4.0”. Per questo
bando la Regione mette a disposizione 16 milioni di euro (con possibile ulteriore
incremento di 6 milioni per un totale di 22 milioni).

Il secondo bando, relativo all’Azione 3.1.1 B “Settore Commercio”, sostiene la
valorizzazione del sistema commerciale dei luoghi urbani, che sono al centro delle
politiche attive regionali. La Regione mette a disposizione 5 milioni di euro, con
possibile ulteriore incremento di ulteriori 3 milioni di euro.
“Questo bando rappresenta un primo esperimento, non solo in Veneto ma in tutta
Italia – sottolinea l’assessore regionale Marcato – di finanziamenti destinati a
valorizzare progetti presentati da aggregazioni di imprese operanti esclusivamente
nei settori del commercio e della somministrazione: la sfida è quella di far
collaborare soggetti tradizionalmente portati ad operare individualmente, nell’ottica
di un positivo cambiamento di approccio all’attività di impresa, con l’obiettivo di
aumentare la competitività dell’intero sistema commerciale”.

La misura è complementare ad altre iniziative della Regione, tra cui un bando, già
pubblicato, in scadenza il 15 luglio prossimo, avente una dotazione di 5 milioni di
euro, rivolto ai 58 Comuni che hanno già ottenuto il riconoscimento dei “Distretti
del commercio”.