Sono quattro i giovani nuovi sacerdoti ordinati dal vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi.

Si tratta dei diaconi don Mattia Agostini, 28 anni, originario della parrocchia di Massanzago e in servizio pastorale nelle parrocchie di Scorzè e Cappella; don Matteo Bettiol, 26 anni, originario della parrocchia di Casale sul Sile e in servizio pastorale nelle parrocchie di Zero Branco, Scandolara e Sant’Alberto; don Riccardo Marchiori, 32 anni, originario della parrocchia di Spinea (San Vito e Compagni martiri) e in servizio pastorale nella parrocchia di San Donà (Duomo); don Fabio Toscan, 34 anni, originario della parrocchia di Padernello e in servizio pastorale nella parrocchia di Caerano di S. Marco. Don Mattia e don Matteo provengono dal Seminario minore, dove sono entrati alle superiori, don Riccardo e don Fabio dalla Comunità vocazionale, alla quale sono giunti dopo gli studi universitari ed esperienze di lavoro.

“Anche in tempi complicati come i nostri, non soltanto per la pandemia, ma per i cambiamenti culturali e sociali rapidissimi e talvolta tumultuosi in atto, è ancora possibile che dei giovani capaci e ricchi di prospettive mettano a disposizione la propria vita al Signore nella Chiesa” scrive il vescovo Michele Tomasi nel suo Messaggio alla diocesi per queste ordinazioni, ricordando, oltre ai quattro giovani che diventeranno preti diocesani, anche i tre salesiani che lui stesso ha ordinato sacerdoti sabato 19 giugno.

“Sono segni di speranza grandi che il Signore ci dona, realtà vive di cui essere sinceramente grati, perché mostrano che vale ancora la pena di donarsi per questa Chiesa, per il Signore Gesù: proprio in questa compagnia di uomini e di donne, qui ed oggi”.

Giovani sostenuti dalla testimonianza di “una comunità di battezzati vitale e fedele – aggiunge il Vescovo -, che riesce ad essere gioiosa nella lode, solidale nelle difficoltà, coraggiosa nel difendere i piccoli e i deboli, grata nella concretezza della vita per i doni del creato, generosa nell’accoglienza, a servizio della dignità di ciascuno, cooperante per il bene comune”.