IvanoLozer3Come dicono i centauri, “smanettoni” non si diventa e lui lo nacque di sicuro. Così avrebbe detto Totò a proposito delle precoci velleità motociclistiche di Ivano Lozer: a 8 anni comincia a mettere le mani sui motorini degli amici e a12 a correre in strada, all’insaputa del padre, al quale rubava il “ferro”. Ora ha un marchio tutto suo: Metal Dreams – Hand made in Venice.
Intanto questa non è la solita officina, vero?
Esatto, noi qui costruiamo tutto, dalla A alla Z, con il mio socio Nicola Mazzolin, sviluppiamo progetti che possono essere nostri o dei clienti. Lavoriamo con attrezzature completamente manuali, vecchio stile insomma, cosa che non si trova ovunque, sia per capacità che per comodità, ma c’è da mettere anche in conto che un pezzo fatto a mano è un pezzo unico. Costruire una moto con pezzi aftermarket è facilissimo, vendono anche moto complete in kit da assemblare, ma non è proprio la stessa cosa: noi, lavorando con le mani, abbiamo la possibilità di fare cose particolari, che non esistono in nessun catalogo.
Oltre che un tecnico, ti consideri anche un artista?
Sì, credo che sia una qualità che non si acquisisce, ma che bisogna avere dentro, la visione di come deve essere una moto. Quando arriva un cliente e mi dice cosa vuole, chiudo gli occhi e mi faccio già un’idea in testa, idea che sviluppo molto a modo mio, il che all’inizio disorienta il cliente, ma poi per fortuna rimangono tutti soddisfatti. È fondamentale che ci sia una fiducia quasi totale nella nostra visione del mezzo che, per quanto lo si cerchi di rendere bene attraverso un disegno, non sarà mai uguale a come viene immaginato.
Qual è lo stile che predilige Metal Dreams?IvanoLozer2
Fondalmentamente preferisco l’idea di creare un oggetto unico, disegnato prima e sviluppato poi, ovviamente con le varie modifiche che si fanno in corso d’opera. Non posso dire che facciamo moto di un determinato stile, perché secondo me non esiste un solo stile: se hai uno stile fai le moto tutte uguali, se invece hai idee particolari le sviluppi solo tu. Stiamo pensando per esempio a un tracker diverso da quelli che fanno tutti, con un che di futuristico.
Quello dei costi a volte alti è un problema, soprattutto di questi tempi?
Spesso la moto è un giocattolo e gli sfizi bisogna essere disposti a mantenerli: se vuoi un mezzo d’un certo tipo, non è possibile farla in altro modo che non a mano. Noi lavoriamo con prezzi bassi a livello di manodopera, ma le ore che ci servono per progetti di un certo livello sono tante ed è difficile farlo capire a chi arriva con una rivista in mano e chiede una moto uguale a quella della foto, non sapendo quanto è costata. La cosa fondamentale è stabilire un budget con il cliente. Per fare un altro esempio, la Harley Davidson con la quale abbiamo vinto il nostro primo contest al recente Lignano Biker Fest, ha necessitato di oltre 300 ore di lavoro, quindi parliamo di 5 mesi, non di giorni.
Qual è la tua creatura alla quale tieni di più?
Un po’ tutte, ma abbiamo appena finito un progetto molto particolare, un chopper su base Suzuki Savage 650, modificato per essere a misura di un biker di 48 anni, ma alto solo un metro e trenta. Vogliamo dare la possibilità ad una persona che per caratteristiche fisiche non ha mai potuto avere una vera moto, di realizzare finalmente il suo “sogno di metallo” e poter correre come chiunque. Per questo lavoro ci vuole molto più tempo del solito, ma abbiamo realizzato un oggetto piuttosto spettacolare come finiture ed al tempo stesso molto funzionale.

Gigi Fincato

Lozer-Mazzolin 2Custom, opere d’arte su ruote
Customizer, termine che indica un artigiano che costruisce o personalizza moto, è ormai entrato nel linguaggio degli appassionati delle due ruote. Sono sempre di più infatti coloro che partendo da un mezzo nuovo, anche potenzialmente rottamabile, desiderano trasformarlo in qualcosa di unico, che a volte si avvicina molto ad un’opera d’arte contemporanea.
Nel Veneto sono diversi gli “artisti” del settore che hanno raggiunto fama nazionale, come Borile a Padova, Mr. Martini a Verona o Moto di Ferro a Treviso. A rispondere positivamente a quest’appello ideale c’è anche Metal Dreams di Venezia, fondata dal 43enne veneziano Ivano Lozer. Da ragazzo preparava custom nel garage di casa, poi nel 1999 l’apertura di un negozio di accessori in via Tasso a Mestre e, dallo scorso settembre, il nuovo spazio a Maerne.