In una riunione molto accesa, tenutasi a Palazzo Rinaldi nei giorni scorsi, il Comune di Treviso sospende i lavori per posare la fibra ottica: serve con urgenza un disciplinare. 
Nell’incontro fra l’Assessore ai Lavori Pubblici Sandro Zampese e i vertici di Open Fiber, società che si sta occupando della posa della fibra ottica in città, si è cercato di operare per il bene comune, dal momento che la giunta Conte ha ereditato dei lavori che stanno creando grossi problemi in città.  Dopo i numerosi disagi provocati al traffico cittadino, culminati martedì scorso con il blocco della circolazione sul Put, Zampese ha convocato d’urgenza i responsabili: «È stato un incontro proficuo», le parole dell’Assessore. «Ho gradito le scuse per i disagi creati ai cittadini e a migliaia di automobilisti con il cantiere sul Put: nel caso di specie, è mancata la comunicazione da parte loro alla Polizia Locale e al settore Lavori Pubblici. Se ne sono assunti il 100 per cento della responsabilità». «Ovviamente, questo è un errore che non deve più ripetersi perché dovuto ad un approccio un po’ troppo superficiale di Open Fiber nel contesto di una città come Treviso dove l’accortezza e la precisione devono essere ai massimi livelli».

La convenzione attualmente in essere con Oper Fiber, siglata ai tempi della giunta Manildo, non convince l’attuale Amministrazione: «Molto carente. Anzi direi pure che fa acqua da tutte le parti», sottolinea Zampese. «Tant’è che, come è già stato rilevato nei giorni scorsi, non sono previste penali per Open Fiber. Eppure l’altro giorno l’opposizione ha accusato il nostro sindaco per un disservizio facilitato da una convenzione a dir poco carente e che loro stessi hanno stipulato».