La rottura del crociato (anteriore, posteriore o collaterale) interessa l’articolazione del ginocchio ed in particolare i legamenti crociati, che hanno la funzione di garantire stabilità al nostro corpo.

Gli infortuni possono essere molteplici: le lesioni, infatti, possono derivate da incidenti, attività sportive o quant’altro. Alcuni sport (come calcio, sci, basket, pallavolo, etc …), ad esempio, sono particolarmente pericolosi in tal senso: determinati movimenti, infatti, possono causare traumi diretti o indiretti a causa di una rotazione interna o esterna, di una eccessiva estensione o di una contrazione violenta.

Rottura del crociato: i sintomi

I sintomi comportano perlopiù un rumore sordo causato dalla lacerazione del legamento, sensazione di lassità al ginocchio e un dolore molto intenso.

Inoltre, nelle ore successive al trauma, tende a manifestarsi un versamento ematico all’interno dell’articolazione, perché in genere si rompe un vaso.

La riabilitazione

Dopo l’operazione e una adeguata fisioterapia, il paziente tende a recuperare il movimento, anche se può permanere l’instabilità articolare. Inoltre, la rottura dei legamenti crociati può portare anche alla lesioni del menisco.

Dopo un intervento specifico (come l’artroscopia del ginocchio) il ginocchio deve essere immobilizzato per un alcuni giorni così da facilitare il recupero dell’estensione. Successivamente, viene iniziato un movimento passivo in flessione che deve essere eseguito più volte al giorno.

Tuttavia, per permettere all’articolazione di riprendere a funzionare bene, è necessario eseguire movimenti adatti, che vadano a stimolare il gioco muscolare e a far recuperare alla muscolatura la forza originaria.

I movimenti di torsione (come ad esempio quelli implicati dalla corsa sul terreno accidentato) devono essere eseguiti con gradualità, mentre la ripresa dell’attività agonistica è possibile soltanto dopo alcuni mesi.