Il 24° congresso sugli studi bizantini
Il 24° congresso sugli studi bizantini

Si è aperto questa mattina al Teatro La Fenice di Venezia il 24° Convegno internazionale di Studi Bizantini, il prestigioso appuntamento, con cadenza quinquennale, promosso dall’Associazione italiana di Studi bizantini (Aisb) e dall’International Association of Byzantine Studies in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia e l’Università degli Studi di Padova.

Il congresso, in programma dal 22 al 27 agosto, vede la sua nascita nel 1924 e in Italia è stato organizzato solo due volte (nel 1936 a Roma e nel 1951 a Palermo). Si tratta di un evento unico per la quantità e la qualità degli studiosi coinvolti (più di 1.000 partecipanti in presenza e circa 250 da remoto da 50 Paesi del mondo) e di rilevanza mondiale per le nazionalità partecipanti: con rappresentanti di prestigiose Università quali Harvard, Oxford, Princeton, Sorbonne che ospitano importanti centri di studi bizantini. Un’opportunità per confrontarsi sui risultati delle ricerche condotte nel campo della bizantinistica e per discutere dei progetti con l’obiettivo di ampliare la conoscenza su Bisanzio.

Dopo i saluti di benvenuto del sovrintendente del Teatro La Fenice Fortunato Ortombina, si sono susseguiti gli interventi dei rappresentanti istituzionali: la rettrice di Ca’ Foscari Venezia, Tiziana Lippiello, la prorettrice dell’Università di Padova, Monica Salvadori, l’assessore regionale al Bilancio e patrimonio della Regione Veneto, John Haldon, presidente dell’associazione internazionale di studi bizantini e Antonio Rigo, presidente nazionale dell’omonima associazione.

A portare i saluti della Città di Venezia è stata invece l’assessore all’Università e promozione del territorio.

Ospitare il congresso a Venezia, la città definita “Quasi alterum Byzantium” per il suo storico legame con l’Impero Bizantino, e la “porta” dei Greci in Occidente, – è stato sottolineato dai relatori – rappresenta un’importante occasione per rafforzare il legame tra il territorio, le sue origini e la sua storia. La presenza di Bisanzio a Venezia non è solo testimoniata da innumerevoli tracce artistiche, culturali, architettoniche, ma anche radicata nella cultura cittadina, riconoscibile nella toponomastica, nella presenza delle comunità greca, slava e armena, nella simbologia degli edifici.

Ogni giorno si svolgerà una sessione plenaria affidata agli esponenti più autorevoli delle diverse discipline che compongono il quadro degli studi bizantini (storia dell’arte, storia, letteratura, filosofia) e proseguirà con tavole rotonde e sessioni tematiche contemporanee.

Il congresso è riservato agli addetti ai lavori ma i cittadini e i visitatori avranno la possibilità di partecipare a iniziative collaterali aperte al pubblico, come – per quanto riguarda Venezia – le mostre al Salone Sansoviniano della Biblioteca Nazionale Marciana “Cipro nella Biblioteca Marciana di Venezia: manoscritti, testi e carte”, dal 23 al 28 agosto (orario: 10-18. Ingresso dai Musei Civici – Museo Correr, San Marco – Ala Napoleonica) , e “Bessarion’s Book in Defense of Plato: Among the Papers of the Last Byzantine Philosopher” al Museo Correr, dal 24 agosto al 31 ottobre.

Gli incontri aperti al pubblico invece sono “Bessarion’s Literary Heritage: Textual Developments and Intellectual Journeys”, mercoledì 24 agosto, dalle ore 10 alle 13 all’Istituto ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia, Castello 3412, e “Tradurre in italiano la letteratura demotica tardobizantina: perché, per chi?”, venerdì 26 agosto, dalle ore 17.30 alle 19.30, all’Ateneo Veneto in Campo San Fantin (in diretta su YouTube channel dell’Ateneo Veneto).

Inoltre si potranno visitare 8 mostre virtuali sul sito https://byzcongress2022.org/digital-byzantium/ e scaricare l’App “Museo senza confini” dal link https://byzcongress2022.org/portfolio/a-museum-without-borders/. Si tratta di un percorso facilmente accessibile online, costruito in senso inclusivo anche per ipovedenti e non udenti, che facilita la conoscenza delle antichità bizantine sparse sul territorio e permette di accedere a contenuti storici in italiano e in inglese.

Per maggiori informazioni sulle iniziative collaterali di Venezia e Padova si può consultare la pagina web dedicata sul sito internet di Ca’ Foscari.