Siccita’ nella Marca trevigiana: Perdite ingenti soia e mais (dal 70 al 100%), 30% anche dell’uva

Nadal (Condifesa TVB): “Dal 2023 nuovi indennizzi per danni catastrofali”

La siccità presenta il “conto” agli imprenditori agricoli della Marca ed è pesante, specie per chi non ha irrigato. Già esperti e imprenditori hanno annunciato che è stata una vendemmia di ottima qualità anche se si sono registrate perdite del 20/30 per cento del prodotto soprattutto per chi non ha potuto irrigare.

 

MAIS E SOIA STANNO PEGGIO

Il mais si semina per lo più nel mese di aprile e in quel periodo c’era ancora un residuo di umidità nel terreno poi però è mancata la pioggia per tutta l’estate. Anche con irrigazioni di soccorso la produzione ha raggiunto dei livelli piuttosto bassi. Laddove invece non c’è stata sufficiente assistenza irrigua o dove non c’erano possibilità di irrigare si registrano perdite oscillanti tra il 50 e l’80 per cento.
La soia è stata seminata verso maggio-giugno e quindi con terreni già in forte carenza idrica generando grosse fallanze e difficoltà già in fase di emergenza. Il perdurare della siccità ha determinato danni gravissimi tanto che in determinate situazioni non si è proceduto alla trebbiatura perché il prodotto era molto scarso, arrivando a perdite dal 70 al 100 per cento.

UN 2023 CON LIETE SORPRESE

Ma non tutto è perduto come conferma il presidente del Condifesa TVB Valerio Nadal:
“Da gennaio 2023 verrà attivato fondo mutualistico nazionale che andrà a risarcire danni catastrofali, pertanto saranno inseriti i danni da gelate e anche la siccità. I finanziamenti arrivano dalla Pac (Politica Agricola Comunitaria). Siamo ancora in una fase sperimentale si andrà ad indennizzare un danno d’area o di comprensorio. Vogliamo integrare questo nuovo strumento con dei sistemi assicurativi e nel nostro caso come Regioni Veneto e FVG anche con strumenti mutualistici.”

Una conferma che arriva anche dal direttore di Condifesa TVB Filippo Codato:Fortunatamente si intravvedono importanti novità che ci aiuteranno a mettere a punto nuove sinergie tra strumenti di gestione del rischio in agricoltura. Invitiamo a tal proposito gli agricoltori, ed in particolare i nostri associati a seguirci nei prossimi mesi perchè a questo proposito il nuovo Fondo Agricat che dal 2023 andrà a compensare almeno parzialmente i danni da avversità catastrofali siccità compresa, ma questo nuovo fondo andrà spiegato e capito per essere utilizzato al meglio.”