Con una propria delibera, proposta dall’Assessore al Sociale Manuela Lanzarin, la Giunta regionale ha determinato le tipologie di intervento e delle strutture sociali e socio-sanitarie oggetto dei finanziamenti previsti dal Fondo Regionale per la concessione di finanziamenti in conto capitale a rimborso graduale, secondo annualità costanti, senza oneri per interessi, per sostenere i progetti di investimento per la realizzazione di interventi edilizi sul patrimonio immobiliare di proprietà di soggetti pubblici o privati non a scopo di lucro, limitatamente ai fini dell’erogazione di servizi sociali o socio-sanitari. L’atto è stato trasmesso alla competente Commissione del Consiglio regionale per l’espressione del previsto parere.

“Si tratta di una partita estremamente significativa per il mondo del sociale – fa notare la Lanzarin – sulla quale abbiamo messo 30 milioni per il triennio 2023,2024,2025, dei quali 10 milioni sono già impegnati e disponibili e altri 20 milioni sono stanziati per il 2024 e 2025. A questi si aggiungono 4 milioni 870 mila euro ricavati da economie di spesa, revoche e rinunce relative agli anni 2018, 2019-2020, 2021-2022. 

In questo quadro, non va dimenticato che, a partire da febbraio 2022, il sistema formato da soggetti pubblici e privati non a scopo di lucro nell’ambito dei servizi sociali e socio-sanitari, già messo in forte difficoltà dall’epidemia di Covid, ha anche dovuto far fronte all’impennata dei prezzi dei materiali da costruzione e dei prodotti energetici, in seguito a eventi eccezionali nel quadro politico ed economico internazionale.

“Per rispondere a questa mutata realtà – dice la Lanzarin – abbiamo deciso di aggiornare i criteri stabiliti nel 2021 e di procedere ripartendo le risorse per il triennio 2022-2024 tra i due settori d’intervento di maggior rilievo: quello relativo agli “anziani non autosufficienti” e ai “disabili”, riservando una quota delle risorse al sostegno dei “progetti innovativi”.

Agli anziani non autosufficienti è stata riservata una quota del 75% delle risorse complessive; ai disabili il 20%; ai progetti innovativi il 5%. Il finanziamento per il settore anziani non autosufficienti non potrà superare il milione di euro per intervento, mezzo milione è il tetto per il settore disabili; 200 mila euro per i progetti innovativi.

Le risorse sono destinate a dare copertura al fabbisogno rappresentato dalle istanze presentate dai soggetti aventi diritto: soggetti pubblici o privati non a scopo di lucro che siano proprietari di immobili oggetto di intervento o altri aventi titolo, nonché i gestori dei servizi sociali o socio sanitari. I privati devono essere iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.

Le tipologie di intervento sulle strutture socio sanitarie sono, in particolare, interventi di manutenzione straordinaria; restauro e risanamento conservativo; ristrutturazione edilizia; interventi di nuova costruzione, limitatamente agli interventi di trasformazione edilizia.

Nel settore anziani non autosufficienti, sono finanziabili interventi che migliorino la qualità intrinseca degli immobili con riflessi sulla qualità di vita degli ospiti; adeguamento alle norme di sicurezza; interventi che si inseriscono in un progetto generale e che sono un ulteriore stralcio di completamento, ma che per problemi economici non sono stati completati.

Per i disabili, si tratta di interventi che migliorino la qualità intrinseca degli immobili con riflessi sulla qualità di vita degli ospiti; adeguamento alle norme di sicurezza; interventi che si inseriscono in un progetto generale e che sono un ulteriore stralcio di completamento, ma che per problemi economici non sono stati completati.

Infine, nel settore progetti innovativi per disabili, si tratta di interventi con gestione innovativa a favore di persone con disabilità per integrazione lavorativa; interventi innovativi di residenzialità e per l’abitare supportato per la promozione del benessere e della qualità di vita di persone con disturbi dello spettro autistico; interventi innovativi di residenzialità e per l’abitare supportato finalizzati alla qualità della vita e al benessere delle persone con sindrome di Down.