Il voto in condotta vale sempre meno nella valutazione finale a quanto pare. I due ragazzi che avevano sparato con la pistola ad aria compressa contro la propria insegnante sono stati tuttavia promossi. Ora gli avvocati dell’insegnante sono in attesa di vedere gli atti relativi al percorso scolastico per poi scrivere al Ministero dell’Istruzione.

“Quando avremo la conferma formale della promozione – dicono gli avvocati dell’insegnante, Tosca Sambinello e Nicola Rubiero -, come del fatto che, a quanto ci risulta, le sospensioni non sono mai state applicate saremmo pronti ad aggiornare subito della situazione il ministro Valditara”.

Da parte sua il provveditore scolastico di Padova-Rovigo, Roberto Natale, dice: “Non so in maniera effettiva se i ragazzi siano stati bocciati o meno, ma sono sicuro che, nel caso, la scelta sia dovuta al loro rendimento. Infatti i provvedimenti presi nei loro confronti per il fatto che li ha coinvolti non hanno mai previsto, da parte della scuola, bocciature o sospensioni basate sul voto in comportamento”.