Andrea Cardinaletti in conference-call
Andrea Cardinaletti in conference-call

Il Responsabile delle Infrastrutture del Venezia FC, Andrea Cardinaletti, ha incontrato la stampa in conference-call per fare il punto della situazione sui lavori allo stadio Penzo. 

“Da lunedì la prima nostra prima squadra è rientrata al centro sportivo del Taliercio – ha esordito Cardinaletti –  che, come voi sapete, nell’estate è stato anche oggetto dello sviluppo della prima fase di ristrutturazione, che ha previsto il rifacimento di tutta la stecca spogliatoi e che ci vedrà impegnati per tutto il prossimo anno in una attività che non prevede soste, rispetto al funzionamento delle nostre squadre,  intendo ovviamente tutte: la prima squadra, il settore giovanile e la squadra femminile. Quindi, sarà un’opera organizzativa interessante da vivere, perché dovremo far convivere il cantiere in particolare per la partenza del nuovo spazio che nel mese di settembre presenteremo appena avremo completato l’iter amministrativo e burocratico, anche nei confronti del Comune di Venezia e che prevede, appunto, la realizzazione di un quartier generale, all’interno del quale ci sarà lo spazio per tutte le componenti sociali che lavorano per e con il Venezia FC”.

Le tempistiche 

“Il Penzo è uno stadio che noi stiamo, giorno dopo giorno, cercando di portare in Serie A. Questo nei famosi 100 giorni che ci vedono costantemente impegnati quotidianamente in un’opera della quale abbiamo più volte sottolineato la delicatezza e l’importanza sostanziale, perché stiamo teoricamente mettendo mano a uno stadio che è nato più di 100 anni fa e che in questi 100 anni è stato più volte rivisitato, allargato, ristretto”.

La prima partita in casa

“I lavori dello stadio stanno andando avanti, e andranno avanti, anche in questo periodo. Le interessa che abbiamo scelto non vanno in ferie, non sono imprese che si fermeranno; non lavoreremo il giorno di Ferragosto, ma il giorno 16 già tutte le imprese saranno operative. Ovviamente non potremo lavorare sulla componente tempo, perché la prima partita casalinga la disputeremo il 19 settembre: la giocheremo indipendentemente dal fatto che avremo il campo pronto o no. Certo, se potessimo evitare di giocare a Ferrara, per noi sarebbe un obiettivo straordinario. Non escludiamo che, magari, una o due partite saremmo costretti comunque a giocarci”. 

L’impianto di illuminazione

“Come detto, stanno andando avanti le attività, puntualmente; l’asse portante della ristrutturazione di questo stadio passa attraverso l’impianto di illuminazione, da 1650 lux che è praticamente pronto, manca solo il collaudo che non dipende dalla ditta che lo ha installato, ma dipende dalla Lega Calcio, che deve fare le opportune verifiche”.

I nuovi spazi

“E’ in corso la ristrutturazione di tutta la stecca degli spogliatoi, abbiamo in corso l’allestimento di una nuova sala stampa, attigua a una nuova area hospitality. Le postazioni stampa, inoltre, saranno raddoppiate. L’area media si svolgerà nella parte nord della tribuna e non nella parte sud, mentre per quanto riguarda la Coppa Italia non ci sarà mixed zone. Ci sarà, inoltre, una piccola sorpresa dal punto di vista scenico. La stecca dei distinti sarà l’ultima ad essere costruita, in ordine di tempo, poi avremo le curve risistemate. I distinti avanzeranno di un metro e mezzo, siamo riusciti ad abbattere tutte le recinzioni. Dalla parte della tribuna, le panchine saranno conglobate all’interno di pitchbox e saranno riservate a chi farà parte del pacchetto partite. La Nord verrà divisa in due tronconi, 1200 alla tifoseria ospite, un altro troncone da 1600 riservato alla nostra tifoseria. La capienza sarà fra gli 11mila e i 12mila spettatori, ma non è una cifra perentoria, c’è un limite di tolleranza. I seggiolini saranno arancioni, neri e verdi “.

Le immagini dello stadio

“Per il momento non abbiamo foto, perché siamo nella fase in cui, portando un parallelo rispetto a quello che succede quando sistemiamo casa nostra, è la fase in cui abbiamo smontato tutto e quindi adesso è tutto sottosopra. L’unica cosa che si vede oggi nuova, rispetto a prima, è il terreno di gioco che è tornato ad essere di un verde sfavillante, come lo era ai bei tempi. L’abbiamo dovuto rifare sostenendo un investimento importante. La piantina del nuovo stadio tuttavia è pronta, all’interno si vede la configurazione perfetta del complesso”.

Gli  obiettivi

“Vogliamo riconsegnare la propria casa al territorio, un territorio che vuole vivere la sua esperienza in Serie A. Pensiamo a una giornata vicino alla propria squadra. Uno stadio non è un monumento, ma una struttura che deve funzionare a immagine e somiglianza della società e di tutti coloro che amano questi colori”.