Ieri si è tenuto un incontro alla presenza dell’Assessore al lavoro Elena Donazzan supportata dall’Unità di Crisi e dalla Direzione Lavoro regionale con le parti sociali del Veneto dedicato al tema delle pratiche di Workers Buyout, ossia la gestione delle imprese attraverso le cooperative formate da lavoratori. 

Lo strumento è stato attivato in Veneto negli ultimi anni come soluzione a situazioni di difficoltà aziendale.  A tre anni dall’avvio dell’esperienza il tasso di tasso di mortalità delle aziende è risultato pari allo 0%, mentre nell’arco dei cinque anni è salito solo all’11%. Dal 2010 ad oggi le pratiche attive in Veneto sono state una decina, generando più di 250 posti di lavoro.

“L’esperienza veneta in questi annidichiara l’assessore Donazzan a margine dell’incontroevidenzia l’opportunità di approfondire questa pratica come possibile strumento di soluzione di alcune situazioni di difficoltà aziendale. È stato altresì messo in evidenza che, in considerazione delle novità contenute nell’ultima norma di bilancio, lo strumento viene incentivato anche come possibile risposta alle aziende sane, che presentano problematiche riferite al ricambio generazionale”.  

Le parti presenti al tavolo hanno infine, condiviso, l’opportunità e la necessità di approfondire sia nell’ambito finanziario sia in quello della formazione possibili ulteriori leve per rafforzare l’utilizzo del Workers Buyout nel contesto veneto.