Bus ACTV
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“Siamo irritati sia per la forma che per la sostanza. Molti studenti ci hanno contattato già la scorsa settimana per chiederci assistenza. In attesa di valutare una attività legale o una petizione, lanciamo un appello ad Avm affinché torni subito sui propri passi e preveda di aggiornare gratuitamente i profili non più idonei a ottenere le agevolazioni”. Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, non ci sta. Le comunicazioni inviate dall’azienda a decine di studenti over 26 anni a ridosso delle festività natalizie e fra l’altro con posta semplice, fanno scattare la vibrata protesta dell’associazione dei consumatori che già a partire dalla scorsa settimana ha ricevuto moltissime richieste di aiuto da parte di ragazzi raggiunti dalla missiva. La questione è stata sollevata in questi giorni anche dai quotidiani locali. In pratica Avm ha contattato gli utenti con più di 26 anni che usufruiscono delle agevolazioni per gli abbonamenti studenteschi. Gli sconti, dice l’azienda, sono appannaggio di chi ha meno di 26 anni, per questo gli altri devono mettersi in regola entro la fine dell’anno. Ciò significa, in pratica, che i ragazzi, in assenza di una alternativa on line, avrebbero dovuto mettersi in coda in questi giorni di fonte gli uffici Avm , in pieno Covid, per comunicare i nuovi dati e sottoscrivere una nuova tessera Venezia Unica a titolo oneroso: 10 euro per i residenti nel Comune, 40 per chi abita in regione (ma non nel capoluogo) e 100 euro per chi viene da fuori Veneto. Pena, l’inserimento della tessera contestata in una black list. “L’azienda deve provvedere automaticamente a gratuitamente al cambio profilo – tuona Garofolini -. Abbiamo ragazzi che hanno sottoscritto la tessera agevolata prima del compimento dei 26 anni ma con scadenza programmata quando quell’età era stata raggiunta e superata. Come mai Avm ha permesso questo? L’azienda poi dice che nel contratto è scritto che bisogna comunicare il cambio profilo, ma questo non risulta a nessuno dei ragazzi che ci hanno contattato. Non vorremmo mai che questo pasticciaccio sia nato per la necessità di recuperare risorse immediate entro fine anno”. Adico chiede dunque ad Avm di sospendere le procedure con le quali si inseriscono nelle black list gli studenti non più in regola. “Servono risposte subito, oggi stesso – conclude Garofolini -. I ragazzi sono in un limbo e cerro non si può pensare che paghino i biglietti a prezzo “normale” tenendo conto il costo a dir poco proibitivo. Si proceda agli aggiornamenti dei profili in modo gratuito e automatico”.