MaialeAbano2Una testa di maiale appesa con un filo di ferro intrecciato davanti alla porta di un negozio utilizzato come centro di preghiera islamico. Il fatto è accaduto durante la notte tra mercoledì e giovedì, a dimostrazione di un clima di tensione che va espandendosi di questi tempi, anche in relazione a ciò che succede in ambito internazionale. Il gesto di sfregio – il maiale è considerato dall’Islam come animale impuro – è avvenuto ad Abano in via Primo Maggio: l’esercizio commerciale in questione era utilizzato come luogo della preghiera del venerdì da una quarantina di fedeli musulmani. Divisa lo comunità, fra gli indignati che certificano che le persone riunite in preghiera non infastidivano nessuno, e coloro che temono comunque la creazione di cellule fondamentaliste abilmente camuffate. Una decina di giorni fa, militanti di Forza Nuova avevano appeso uno striscione davanti al negozio, che recitava: “Abbiamo vinto a Lepanto, vinceremo ancora. Fuori l’Islam dall’Italia”.

Marco Mattiazzo